ElettriKaMente

Tu e il tuo parere, Wood, siete i benvenuti. Apprezzo e desidero le critiche e i consigli o non lascerei aperta l'opzione commenti...;-) In realtà i versi a mitraglia sono stati sparati e al di là che possano sembrare sganciati seguono una loro storia molto unita…Questo Vociferare è tutto un monologo-ammonimento a me stessa. Sono io che parlo a me, alla parte più fragile di me, ricordandole di tenere a mente sempre di non lasciarsi condizionare dalle opinioni esterne, da qualsiasi pulpito giungano, fossero anche di pareri artistici e da parte di effettivi esperti: tenere in giusta considerazione le critiche positive e negative che siano, sempre; ma lasciarsene condizionare mai…Perché talvolta, anzi molto spesso, accade che sarai considerato/a “bella, per loro, nei tuoi versi” proprio quando invece tu ti sentirai o sarai quanto più lontana dalla bellezza e ci sarà solo la parte più misera di te a parlare, umanamente e/o artisticamente, ormai passeggera su di un treno di scorie. In questo senso l'ammonimento "L’acqua lascia scorrere in rivoli di grazie”, un modo per dirmi: lascia vociferare l’esterno e continua permettere alla tua acqua di scorrere fragorosamente; che turbini producendo qualsiasi cosa desideri sopra le parole e i versi, macerando rondò di forze (e forse non solo forze ma anche, a volte, “forche”…)scrivendo la tua pace, le tue lacrime, i tuoi momenti di atarassia e quelli di metamorfosi (ecco perché le radici di mandragore, piante anestetiche ed alchemiche). Il cervello senza metrica è il mio, forse il riferimento che fai tu a un componimento slegato, quindi, dopotutto non è neppure poco pertinente, perché per quanto i versi raccontino un’unica storia, alla fine sono versi di una persona che volutamente dimostra e manifesta la “mancanza di metrica” dichiarata di quel cervello che appartiene ad una mente (psiche e anima) "fottuta"…e ma nello stesso tempo "fottutamente" impalata al cuore.