Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« In rilievo sopra il mondoMA NON SONO LA SOLA »

UNA MATTA AUTENTICA

    Quando ero una bambina in trepidazione d'idealismo senza tregua e del tutto incapace di arrendersi anche di fronte a lacrime precoci o a schizofrenici approcci emotivi, mai avrei pensato che Holly Golightly, la mia Holly Golightly - quella che guardavo con sorridente empatia solidale e che, crescendo, ho poi visto affiancarmi in affinità più o meno elettive per tutta una serie di similitudini vere o presunte - fosse, sostanzialmente, una Pretty Woman degli anni '60. O meglio, ancor più precisamente, una giovane prostituta d'alto borgo.

Credo sia piuttosto normale che una bambina degli anni '80, vedendo "Colazione da Tiffany" per la prima volta, non si accorgesse degli indizi...Inoltre il film stesso non aiuta a vederci chiaro, essendo stato oggetto di quell'irremovibile censura che, nel periodo in cui venne girato, non solo vietava di mostrare scene di esplicita allusione sessuale, ma neppure permetteva di parlare dell'argomento troppo dichiaratamente. Non a caso, infatti, la stessa illustre "mancia" a cui Holly fa riferimento in un passo del libro, divenne poi elegantemente rivalutata per il film e trasfigurata nei più raffinati e famosi “50 dollari per la toeletta” di tutta la storia del cinema.

Forse un po’ meno normale è, invece, il fatto che nonostante tutte le attenuanti di depurazione, io abbia comunque continuato a non avere le idee molto chiare sulla professione dell'incantevole ragazza - che poi, in sostanza, pensavo essere bellamente inesistente -  anche dopo, e dopo ancora...

In realtà, che la nostra Holly fosse una sorta di mantenuta senza troppi problemi nel riuscire a sostenere piccole e grandi spese proprio grazie ai sostanziosi regali dei suoi molteplici corteggiatori - magari anche in parte ripagati con baci e con promesse allungate in un brodo a tempo indeterminato - io l'avevo da sempre sospettato.

E forse avevo anche ipotizzato qualcosina di piú, riuscendo ad immaginare che, giusto qualche volta, e giusto con qualcuno - magari un po’ meno verminoso di altri - si fosse pure spinta un tantino oltre...

Ma la verità, l'ho scoperto con il tempo, sta poi sempre nel mezzo, ed è proprio la quantità degli amanti di Holly - a dire il vero piuttosto contenuta rispetto ai ben più nutriti canoni di una prostituta doc - da lei stessa rivelata nella versione cartacea da cui viene tratto il film, a soccorrerla; dimostrandoci che la sua occupazione era, con ogni probabilità, decisamente più vicina a quella di un' accompagnatrice, molto scaltra nel farsi mantenere con innegabile leggiadria ed una certa ilarità dai suoi corteggiatori  - e talvolta anche avventori -  che non a quella identificata nel lavoro sistematico e quotidiano, sintetizzato ad una manciata di minuti anatomici, della prostituzione classica.

In sintesi: non ci ero andata poi tanto lontana.

Ad ogni modo, però, qualunque cosa Holly avesse fatto per vivere, certo non avrebbe dovuto toccarmi più di tanto, ed in effetti non dovrebbe interessarmi neppure ora, dal momento, poi, che i tratti per i quali mi si poteva assimilare a lei, nulla c’entravano con la sua professione. Eppure - anche adesso - a me, sostanzialmente, continua un pochino a dispiacere. Perchè la cosa certa è che, vergine o allegramente impenitente, la giovane che fa colazione oltre le vetrine di Tiffany é, al di là di ogni dubbio, un personaggio delicatamente stratificato, ed in un modo o nell'altro parla anche di me. 

Un'altra certezza, poi, é quella che non fu certo un affare da poco il dover mostrare sulla scena finto perbenista del grande schermo di una sessantina d'anni fa, tutta l'eleganza ironica e il disperato candore del personaggio, al di là della sua incerta, e fragile, concezione di moralità. Difatti, solo la principessa di "Vacanze romane", che fu "Sabrina" e poi anche "Cenerentola a Parigi" riuscì nell'impresa. E ricoprendo di fascino estremamente aggraziato tutta l’insolita impudenza della nostra bizzarra Holly, fece di lei tutto ciò che davvero era: non già una prostituta, ma una sognatrice.

Quella stessa sognatrice che, se da un lato, nel corso della storia, chiarifica di non avere nessun tipo di rimostranza nei confronti delle prostitute e della loro azzardata condotta morale, d'altro canto, però, non esita a specificare che a suo avviso, ognuna di loro, proprio per il fatto d'essere ció che è, non può che possedere un cuore essenzialmente disonesto. Ma la vera disonestà che Holly ravvisa in loro, sia chiaro, non è tanto quella di riuscire a concedersi ad un uomo facendosi pagare da lui, quanto, piuttosto,  quella di riuscire a fare queste due cose senza nemmeno cercare di convincersi di amarlo.

Ed io la penso allo stesso modo.

Mi dispiace davvero un pochino per Holly, perché avrei preferito pensare che le fragilità che la scindono in mille pezzi, uccidendo una per una - e con ogni tipologia di dolore -  tutte le sue identità smaltate e sovrapposte con cura negli anni, non le avessero impedito di utilizzare l’arte e l’intelligenza per duellare con il mondo, e non l'avessero indotta ad abdicare ai libri in favore di un sorriso col rossetto.

Mi dispiace, ripeto. Perché, a parte questo, sono con lei...

 

Sono l’irrequieta Holly che, nonostante le spine viene amata “…vorrei che tu non mi amassi. L’hai sempre fatto questo sbaglio di amare degli esseri ribelli. Portavi a casa degli animali selvatici...non si può dare il proprio cuore ad una creatura selvatica. Più le si vuole bene e più diventa ribelle, finché un giorno se ne riscappa nella prateria e vola in cima ad un albero, e poi su un albero più alto, e poi in cielo”;

La strana Holly verso la quale istintivamente si prova simpatia e, qualche volta, anche affinità “È una matta; ma una matta autentica. Intendiamoci, a me è simpatica da morire, su questo non c'è alcun dubbio, ma io ho un'anima da artista, ecco, e se non sei un artista non la puoi apprezzare, perché è un fatto di... fantasia, mi sono spiegato?”;

E quella a cui ci si affeziona, preoccupandosene anche un po’ “Dalle un'occhiata tu ragazzo. E vedi che mangi un po' di più. È tutta ossa.”

Io sono con lei in quegli incubi che la uccidono ogni volta, lasciandole soltanto eredità di angosce paniche “…in quei giorni in cui mi prendono le paturnie… No, le paturnie sono orribili: è come un'improvvisa paura di non si sa che”;

O nell’ironia fiduciosa che ti permette di prendere in giro te stessa e il mondo, e nel candore che supera, disarmandolo, ogni errore: “È una meraviglia, vero? Capisci cosa intendo quando dico che niente di brutto può accaderti qui? E non è per i gioielli, che a me nemmeno piacciono…”

Ed ancora, nella forza che, nonostante tutte le fratture interne, ti fa scegliere di sacrificare ogni adesione alle consuetudini sociali e alla morale del moralismo. E di ignorare, anzi scandalizzare, in perfetto dandismo, la mentalità borghese: “…sono sempre un asso, io, quando si tratta di scandalizzare il prossimo”;“Non so cucinare, ma venga per cena”;“Chiedo scusa, tesoro, per piacere non si arrabbi, ho perso le chiavi”;“Non ricordo di aver mai bevuto champagne di prima mattina. Con la prima colazione in molte occasioni. Ma mai prima della prima...”

Ed infine, la bugiarda Holly che dice di non voler possedere niente “Lui è buono, vero Gatto? Su, vieni qua, povero amore, povero amore senza nome... ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome... perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio...Non lo so ancora dove sarà, ma so com'è...”

 

 

Ah, e poi, non ultimo, in tema di similitudini…

Ricordiamoci che...

 

"Questa ragazza, da sola, potrebbe anche convincerci che il seno è passato di moda!"

 

 

E non aggiungo altro.

 

Tranne...

Buone Feste a tutte/i,

da

EleP Goolightly!

 

 

 

Regalo di misteropagano original ;-)

 

       I choose to be happy,

YOU AND I WE’RE LIKE DIAMOND IN THE SKY...



 

 

 
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