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Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

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IL DECALOGO DEL DANDY

Post n°336 pubblicato il 03 Settembre 2022 da ElettrikaPsike
 

 

Visto che, in alcune occasioni, l'accezione del termine "borghesia"

e la scelta dell'iconica locuzione francese "Épater la bourgeois"

come titolo per un mio ciclo di post, non sono risultate così chiare,

ho pensato che fosse utile rispolverarne le origini, andando dritti alle fonti

con un decalogo ad hoc.

Anzi, 

adapté pour l'occasion!

 

E chi meglio dei dandies per antonomasia,

Charles Baudelaire ed Oscar Wilde,

può raccontarci cosa significhi "scandalizzare la borghesia"

(anche in un tempo odierno in cui la borghesia non è più indicativa di una condizione sociale ed economica)?

 

Ma per capire l'esigenza di "épater les bourgeois" è necessario capire il pensiero dandy. E benchè il dandismo escluda la ristrettezza di ogni definizione, lo faremo comunque.

In fondo, il fatto stesso di descrivere l'indescrivibile, non è forse un'operazione dandy?


1. Il dandy è colui che non abbraccia nessuna filosofia e non è fedele neppure a se stesso. Non esclude nulla dalla propria vita, perché è proprio questo il significato ed il fine ultimo dell’edonismo estetico. Il dandismo, infatti, procede convintamente verso l’assolutezza di una libertà spogliata da ogni vincolo, persino quello estetico (leggasi pertinente al gusto e al senso della forma).

 

Difatti, preferisce di gran lunga "vivere la propria vita pienamente, interamente, completamente piuttosto che trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, domanda".


E' consapevole che "Vivere è la cosa più rara a questo mondo e che la maggior parte delle persone esiste (ma questo è tutto ciò che fa)".


Allo stesso modo, sa che è essenziale dare la giusta importanza alle cose. Ed è per questo che dichiara:"La vita è troppo importante per essere presa seriamente".


 Ha imparato ad amare il mistero: "Il segreto è l’unica cosa che può rendere misteriosa – o splendida – la vita moderna. Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno, perchè sarebbe un po' come rinunciare ad una parte di lei".


Spiega al mondo che "Rammaricarsi delle esperienze fatte significa arrestare il proprio sviluppo e negarle equivale a mettere una menzogna sulle labbra della nostra vita. Sarebbe soltanto come rinnegare la propria anima".


Infatti, per lui "L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare, ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi".


 Pensa che la vita funzioni al contario di come appare: "L'anima nasce vecchia e diventa giovane con il tempo, ed è questa la vera commedia della vita; al contempo un corpo nasce giovane e poi con il tempo diventa vecchio, e questa è la tragedia".

 

Ma, in ogni caso, per lui "La vita scorre sempre più veloce del realismo".


2. Il dandy è comunque contro. In perenne insurrezione contro il prosaico, il già udito, il risaputo. E contro la mediocrità e le piccinerie. Cionondimeno, la sua non è mai un’aperta trasgressione perché, di fatto, accetta di convivere con le regole che l’ambiente impone e che sono riconosciute - da lui per primo - come indispensabili per poter costruire pienamente la propria identità. Di conseguenza, quella stessa società dinnanzi alla quale si pone in continua protesta, diventa non soltanto una minaccia, ma anche il mezzo principale grazie al quale poter manifestare la sua essenza.

“Il dandy è sulle barricate.”

“Vi odio tutti, vi amo tutti”.

"Conversare sul tempo è l’ultimo rifugio di chi non ha immaginazione."

 

3. Il dandy non si può dire appartenente a nessuna classe sociale: non è un borghese nella stessa identica misura in cui non è uno snob, difatti beffardamente irride gli aristocratici altezzosi che vivono di sola raffinatezza, perché lui è superiore anche alla bellezza e all’eleganza.

"Solo chi sembra stupido ha accesso alla Camera dei Comuni e solo chi è stupido vi ottiene successo."

"Viviamo in un’epoca di superlavoro e di sottocultura; un’epoca in cui la gente è talmente laboriosa da divenire stupida."


4. L’eleganza del dandy non va confusa con l’evidente e scontata raffinatezza ad ogni costo; difatti egli non rifugge aprioristicamente le espressioni prosaiche, ma riconosce quale sia il momento ed il luogo più opportuno per adoperarle.

“La dignità mi annoia”


5. Scandalizza con l’intelletto servendosi dell’arte del paradosso, scardinando quei luoghi comuni che si sono insidiati nelle menti come una torma di pachidermi o come ossessivi ritornelli assimilati per pigrizia. Ed è per questo che si compiace di non essere compreso.

  “Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso.”

"Nella vita moderna non c’è nulla che faccia più effetto di un luogo comune: riesce a unire fraternamente persone di ogni ceto."

"L’ottusità è sempre una irresistibile tentazione per l’ingegno arguto, e la stupidità è la permanente Bestia Trionfans che chiama fuori la saggezza dalla sua caverna."

"Solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione."

"Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno."

"Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico."


6. Utilizza un’atarassica - ancor più che annoiata - superficialità a testimonianza della sua unicità e mostra una determinazione irremovibile nel non mostrarsi coinvolto, come se  impossibilitato ad essere emotivamente toccato dagli eventi.

“Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.”


7. E’ deliberatamente improduttivo.

“Lo scopo della vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è per questo che noi esistiamo.”

“Ci sono due grandi tragedie nella vita: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo.”


8. La relazione che ha con se stesso è simile a quella con un oggetto esterno.

“The art for art's sake”

(Fare della vita stessa un'opera d'arte)

“Amo recitare. È molto più reale della vita.”

"Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero."

 

9. Imprevedibilità e incostanza: il dandy mira a stupire e spesso a sceglie di fare o dire esattamente il contrario di ciò che ci si aspetta da lui.

"Adoro le maldicenze che riguardano gli altri dano gli altri, ma quelle che mi riguardano non m'interessano in alcun modo: non hanno il fascino della novità".

"Perdona sempre i tuoi nemici: nulla li fa arrabbiare di più".

"Il valore di un’idea è assolutamente indipendente dalla sincerità dell’uomo che la enuncia; anzi è probabile che quanto meno l’uomo è sincero tanto più sia intelligente sia l’idea."

"Se hai trovato una risposta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano giuste."

"Se non ci mette troppo, l'aspetterò tutta la vita."


10. E' inimitabile. O si è dandy, oppure non lo si può diventare. Infatti sfugge a qualsiasi dettaglio facilmente riconoscibile proprio perché segue leggi esclusivamente individuali con un solo elemento in comune: il concetto di unicità. La stessa moda, quindi, è un elemento che il dandy può sicuramente creare, ma di certo non seguire.

Perchè, dopotutto,

“Amare se stessi è la vera storia d’amore che dura una vita intera.”

 

 

 
Rispondi al commento:
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/22 alle 19:44 via WEB
Difatti, almeno per come lo considero io, e quindi avulso da un contesto storico, mist, il o la dandy non fanno differenza! Molto diversa, invece, era la considerazione dell'epoca, pienamente affossata nel proprio tempo, della totale impossibilità da parte della donna di esprimere l'essenza dandy, pena una contraddizione in termini. "Ho sempre più difficoltà a scrivere di lui, loro, l'uomo, l'umanità linguisticamente parlando" Che dire? è incontestabilmente vero. Ma non mi ci sono mai più di tanto soffermata perché, per mia fortuna, volo e m'intrattengo solo in spazi dove il problema non si pone...dove viene offerta ebbrezza agli dèi ed il cipresso e la quercia non crescono l'uno all'ombra dell'altro ;-)
 
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