Creato da eliam il 14/10/2005
Il mio BLOG ha lo scopo di raccogliere gli articoli che ho già pubblicato e quelli che lo saranno, è quindi unicamente finalizzato a raccogliere link e foto....

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Un link GLITTER....

Post n°17 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da eliam
 
Foto di eliam

Guarda la foto! Effetti speciali che ricorrono in rete : come li creo, è facile oppure bisogna essere esperti?
Qui trovi le risposte, numerosi esempi e link ad altri siti per scaricare programmi e creare le tue immagini preferite.

http://www.webalice.it/c.quadri/home.html

 
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   GENERAZIONE 1000 Euro....

Post n°18 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da eliam
 
Tag: e-book
Foto di eliam

  Vi ricordate il mio articolo pubblicato sul
  magazine 
di DIGILAND?
 
Quello su e-book in rete?

  Vi rimetto il link, qui sotto:

http://digiland.libero.it/magazine/articolo.php?
Categoria=10&artID=11548

http://blog.libero.it/blog_magazine/view.php?msg=470306&nocache=1137074067

  Adesso vi consiglio un libro che è appena uscito,
  una novità editoriale, sapete quanto costa?
  NULLA

  Lo potete visionare qui, insieme alla
  presentazione:

 http://www.generazione1000.com/

  e potete averne una copia gratis, scaricandola
  qui:

 http://www.generazione1000.com/download/generazione1000euro.pdf

  L'unica cosa che vi rimane da fare è LEGGERE!!!!

 
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Un link nuovo

Post n°19 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da eliam
 

Sono senza parole, per esprimere la mia soddisfazione e la meraviglia che ho provato quando ho visitato il sito:

http://www.rcs.mi.cnr.it/

Per chia ama i documentari e la scienza....

 
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Il nobel per la medicina va a 2 patologi australiani

Post n°20 pubblicato il 03 Marzo 2006 da eliam
 
Foto di eliam

I patologi Berry Marshall, 54 anni, e J. Robin Warren, 68 anni, entrambi australiani, vincono il Nobel per la medicina per avere scoperto che le infiammazioni dello stomaco, così come l'ulcera, sono entrambe provocate da un'infezione dovuta al batterio Helicobacter pylori.
 
La scoperta dei due ricercatori australiani, avvenuta nel 1982, ha trasformato l'ulcera peptica da infermità cronica a affezione curabile con un breve regime di antibiotici e altri farmaci, così come ha valutato il comitato del Premio Nobel. I premi Nobel per la Medicina ritireranno dunque un assegno di 1,3 milioni di dollari (oltre un milione di euro), un diploma e una medaglia d'oro.
 
L'helicobacter pylori è stato scoperto nei laboratori di Perth, dove lavorano i due ricercatori, ma il primo a sospettare il legame tra il batterio e la comparsa di gastriti e ulcere è stato Warren, che aveva osservato che in quasi la metà dei pazienti le biopsie mostravano la formazione di colonie batteriche nella parte inferiore dello stomaco e che i segni dell'infiammazione erano particolarmente presenti proprio dove erano presenti anche i batteri. 
In seguito Marshall riuscì a coltivare sperimentalmente i batteri.
 
Si ricorda però che a mostrare per primo, nel 1892, questi batteri spiraliformi nello stomaco di animali fu il famoso scienziato varesino Giulio Bizzozero. Ma solo 100 anni dopo, nel 1983, Robin Warren, patologo, e Barry Marshall, allora giovane specializzando in Medicina interna, sono riusciti a coltivare il microorganismo da campioni bioptici di mucosa gastrica.

Marshall per provare la sua teoria che la gastrite e l'ulcera avessero origine batterica, a un certo punto della sua carriera ingerì addirittura il batterio. I due clinici fornirono così la dimostrazione definitiva che a provocare gastriti e ulcere è il batterio Helicobacter pylori. Con esperimenti effettuati su 100 pazienti, Marshall e Warren, insieme al loro team, mostrarono che l'ulcera peptica poteva essere curata solo debellando del tutto i batteri dallo stomaco. La loro scoperta fu eccezionale, perché rivoluzionò la convinzione che l'ulcera fosse una malattia cronica, spesso fortemente debilitante: i loro studi portarono alla guarigione con la somministrazione congiunta di antibiotici e inibitori della secrezione acida.
Marshall, noto per i suoi colpi di testa, ha ottenuto fama mondiale divulgando le sue teorie su numerosi organi di stampa quali il "New Yorker", "Time magazine", "Reader's Digest", "The New York Times", "The Wall Street Journal" e "The Washington Post". Un evento raro nel mondo dei Nobel, dove di solito a vincere in campo medico sono ricercatori sconosciuti ai più.

Gli studi clinici effettuati tra il 1985 e il 1989 dimostrarono l'efficacia della cura con antibiotici nel trattamento delle ulcere: l'80% dei pazienti curati con antibiotici guarivano e per la prima volta un male giudicato inguaribile trovava una cura.
Grazie alla scoperta di Marshall e Warren, milioni di persone hanno così potuto avere una qualità di vita decisamente migliore e l'ulcera, che fino a dieci anni fa era considerata una malattia cronica che richiedeva continue cure, è diventata una malattia infettiva curabile.

Oggi il batterio Helicobacter pylori dalla forma curva, che ricorda vagamente una spirale, è riconosciuto come la causa di oltre il 90% delle ulcere duodenali e di oltre l'80% delle ulcere gastriche. E' stato anche riconosciuto il suo legame con il tumore dello stomaco.
La terapia dell'ulcera, che oggi garantisce il successo dall'80% al 90% dei casi, si basa su antibiotici e prevede la combinazione di più farmaci di tipo diverso (almeno tre o quattro) ed ha una durata di una o due settimane.

 
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Un articolo interessante e allarmante!!!

Post n°21 pubblicato il 07 Aprile 2006 da eliam
 
Foto di eliam

Questo articolo ci dice come e quando i giovani si avvicinano all'alcool, ma non sarà solo un modo per farci vedere che sono più grandi di come li trattiamo oppure che sta arrivando anche per loro un modo per impegnarsi, realizzarsi e imparare ad essere indipendenti... ma alcuni non ce la fanno perchè non sono stati preparati e coccolati quando erano più piccoli?

Il primo bicchiere

Nei bambini la tendenza a mentire, rubare o abbandonare la scuola è uno dei principali fattori che porta i ragazzi di 12, 13 e 14 anni ad avvicinarsi all'alcol, molto più di una storia familiare con precedenti casi di alcolismo.
 
E' quanto risulta da una recente ricerca del professor Kuperman, direttore della divisione di psichiatria infantile dell'ospedale dell'infanzia nell'Iowa, in collaborazione con l'Università dell'Iowa.
Nello studio sono stati messi a confronto ragazzi tra i 7 e i 17 anni, alcuni provenienti da famiglie con precedenti storie di alcolismo e altri da famiglie apparentemente non portatrici di questo problema, dislocati sul territorio in 9 zone diverse.
Samuel Kuperman afferma "Abbiamo riscontrato sorprendentemente che i ragazzi provenienti da una famiglia con precedenti di dipendenza dall'alcool o di disordine anti-sociale della personalità non influenzavano negativamente l'età del primo drink, preso in esame dall'indagine. Tuttavia, è il numero di sintomi riferibili ai disordini del comportamento di un bambino che influenza negativamente l'età dell'avvicinamento all'alcool. Infatti, per ogni sintomo in più, il primo bicchiere viene assunto in media tre mesi prima che negli altri ragazzi." Kuperman commenta lo studio sul disagio giovanile "Lo studio ci permette di vedere le cose in prospettiva. Non è solo l'età dell'assunzione del primo bicchiere ad influenzare lo sviluppo dell'adolescente, ma ci sono spesso altri fattori e problemi che influenzano gli anni dello sviluppo di questi ragazzi e l'età dell'avvicinamento all'alcool non è il più importante."
Lo studio è il primo a prendere in esame altri fattori di disturbo della vita dell'adolescente come i disturbi dei sintomi di iperattività e di deficit di attenzione, i sintomi del disordine del comportamento, l'ansia e la depressione, rispetto a quelli condotti in precedenza che avevano lo scopo di dimostrare l'origine genetica della dipendenza dall'alcol.
 
In Italia la situazione sembra peggiorare negli ultimi anni. Il nostro paese detiene infatti un triste primato : quello del primo bicchiere consumato a 11-12 anni, l'eta' piu' bassa dell'Ue, dove la media si aggira sui 14 anni e mezzo. Nel 2002, gli adolescenti italiani che consumano alcol sono diminuiti del 3,6% tra quelli fra i 15 e i 16 anni, mentre sono aumentati del 9,2% fra i giovanissimi con meno di quell'eta'. Anche l'analisi dei dati delle tendenze di medio periodo fra il 1998 ed il 2002 confermano che l'età dell'avvicinamento all'alcol si è abbassata. L'Istituto Superiore di Sanità ha accertato che nel 2002 vi sono stati 723mila consumatori di bevande alcoliche fra gli under 16 di cui il 12,6% ragazze. E' risultato anche che se gli adolescenti italiani bevono sempre di più, lo fanno soprattutto per divertirsi, per imitare il protagonista di un film, per sentirsi grandi, o perché non hanno ancora acquisito la sicurezza necessaria a vivere.

 
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Il bivio genetico

Post n°22 pubblicato il 09 Luglio 2006 da eliam
 
Tag: e-book

Questo è il titolo di un libro, a mio avviso, molto interessante.... Oltre alla presentazione, cliccando sul link potete trovare degli spezzoni del testo

http://www.reteambiente.it/ra/sostenibilita/catalogo/2998.htm

Utili, vi pare?

 
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Il nuovo mercato dei farmaci contraffatti

Post n°23 pubblicato il 10 Luglio 2006 da eliam
 
Foto di eliam

Il problema dilagante della malaria e delle cure che vi si vogliono opporre non riguarda solamente la scienza, ma anche il mercato, le sue strategie e la selezione naturale del più forte che si vuole insinuare con la fornitura di farmaci non troppo in regola.

Il nuovo mercato dei farmaci contraffatti


Circa il 15 per cento dei farmaci venduti nel mondo è contraffatto. Sono i dati che si desumono dall'inchiesta condotta dal "The Times". Collaboratore della ricerca era anche Kyeremateng Agyarko che ha scoperto nel 2002 che il principale sciroppo antimalarico pediatrico venduto nei paesi del sud del mondo era contraffatto, perché diluito del 40 per cento rispetto all’originale. Agyarko segnalò il risultato delle sue ricerche alla casa produttrice dello sciroppo che, a suo dire, non solo non ne tenne conto ma ostacolò la pubblicazione dei dati ottenuti.
Dai dati dell'inchiesta pubblicata su Plos Medicine risulta che in Asia e in Africa la percentuale dei farmaci contraffatti raggiunge il 50 per cento.
Nei paesi in via di sviluppo quindi un farmaco su due è contraffatto o falso.
Ma su scala mondiale, il dieci per cento del mercato totale dei farmaci è rappresentato dai falsi per un valore di circa 30 mila milioni di euro.
In questo settore spesso le denunce giungono in ritardo quando i danni sono già evidenti nella popolazione.
Pare infatti che il ritardo delle denunce sia già costato milioni di morti.
La mancanza di informazione è dovuta ad una strana politica della segretezza che sia le aziende farmaceutiche, che le agenzie di vigilanza, che gli stessi governi hanno adottato. Non si capisce se i motivi siano da ricercare negli inutili allarmismi che si verrebbe a verificare, oppure nella probabile perdita di fiducia dei cittadini occidentali nei sistemi sanitari.
Dal canto loro, le industrie farmaceutiche si sono già dette disposte a pagare milioni di dollari di risarcimento a consumatori che hanno denunciato contraffazioni, essendo anche esse parte lesa, pur di sedare eventuali polveroni che possono essere lesivi dell’immagine.
Dalla sottovalutazione e dal nascondimento del problema si è ottenuta la crescita esplosiva della malaria che ha provocato il boom delle vendite di farmaci antimalarici sia per le case farmaceutiche sia per i produttori di farmaci falsi.
Secondo gli esperti, proprio il ritorno delle malattie come la malaria potrebbe essere collegata alla crescente diffusione di farmaci falsificati che invece di curare uccidono e permettono ai parassiti della malaria di sviluppare resistenza ai farmaci, come avviene già per alcuni antibiotici.
I dati allarmanti e la preoccupazione crescente dei governi ha fatto sì che il fenomeno sia venuto alla ribalta, tra i timori delle case farmaceutiche e il dilagare dei farmaci contraffatti anche nei paesi occidentali.


Vi invito a leggere anche questo :  Novità per la cura della malaria
 
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Sembra quasi fasullo, ma è proprio così!

Post n°24 pubblicato il 18 Agosto 2006 da eliam
 
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Due terzi di italiani non si è mai collegato a internet
 
Secondo l'ultimo sondaggio condotto da Eurostat nel 2005, il 59% degli italiani non è in grado di svolgere le operazioni informatiche di base.
L'ufficio statistico dell'Unione Europea che ha elaborato i dati di un campione di oltre 180.000 europei a cui è stato somministrato un questionario, ha redatto un Rapporto dal titolo "How skilled are Europeans in using computers and the Internet ?".
Eurostat ha rilevato che l'analfabetismo informatico, pur toccando i suoi picchi in Italia e Grecia, dove è il 65% degli intervistati a dire di non conoscere il computer, è molto diffuso in generale in Europa, nonostante le istituzioni europee si siano poste l'obiettivo di trasformare l'Ue entro il 2010 nell'economia basata sulla conoscenza, anche e soprattutto virtuale, più sviluppata del mondo.
Un numero sempre crescente di operazioni della vita quotidiana viene trasferita sul computer e in particolare su internet, si parla così di contatti con l'amministrazione pubblica (e-government), acquisto di biglietti di ogni genere, la spesa al supermercato e la gestione del conto in banca. Ma in Italia si rimane ancora nell'ombra, poichè ben i due terzi degli italiani (62%) non si è mai collegato a internet.
Questa nuova forma di analfabetismo è diffusa tra gli over 55enni italiani (di cui l'87% non ha la minima conoscenza informatica) ma è anche diffusa tra i giovani. Infatti, il 28% degli italiani nella fascia tra i 16 e i 24 anni e il 14% degli studenti non ha minime conoscenze informatiche.
Per quanto riguarda le differenze di distribuzione tra i sessi risulta quasi ovvio che nel nostro paese siano le donne quelle più in difficoltà : il 64% non conosce il computer a fronte del 53% degli uomini. Tale differenza é inferiore solo a quella del Lussemburgo.
Analogamente solo il 28% degli italiani usa regolarmente Internet, ben al di sotto della media europea del 43% e dei soliti abitanti dei paesi nordici (75%).
Sia a livello europeo, sia a livello italiano, fa riflettere il dato relativo alla fascia di età tra i 25 e i 54 anni, popolazione dedicata al lavoro attivo: in media il 29% degli Europei non ha conoscenze informatiche ma in Grecia, Italia, Cipro, Lituania e Ungheria, questo vale per il 50% della popolazione di questa fascia.
Infine i dati vengono così riassunti che a livello europeo le capacità informatiche, da quelle più semplici come copiare un file alle più complesse come creare un programma, risultano sconosciute per il 37% ma nella fascia tra i 55 e i 74 anni, la percentuale sale al 65%.

 
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Fragole & Panna.....

Post n°25 pubblicato il 22 Agosto 2006 da eliam
 
Tag: Foto

Ecco una foto di un altro blog, con la skin come la mia....

Fragole e Panna

 
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Legge ambientale 2006 - Riferimenti e aggiornamenti

Post n°26 pubblicato il 22 Settembre 2006 da eliam
 
Foto di eliam

Dal 29 aprile 2006, data di entrata in vigore del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (recante "Norme in materia ambientale"), la normativa nazionale sulla tutela dell'ambiente ha subito una profonda trasformazione

SPECIALE Dlgs 152/2006

Ecco il link: http://www.reteambiente.it/ra/normativa/speciale_riformambiente/dlgs152_06.html

 
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