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 Di solito i libri si scelgono sfogliandoli appena o leggendo gli Incipit, oppure perché li si conosce. Quello che otteniamo dal libro non è solo un racconto o un saggio editoriale: Quando compriamo un libro paghiamo anche le spese di stampa e diffusione sul territorio, dalla stamperia alla casa editrice, fino alla libreria dove ci troviamo. O ad un altro Medium di vendita dei libri. Proviamo ad immaginare libri la cui natura sia un documento informatico, un ‘file’, come si dice in Jargon, la lingua inglese relativa all’informatica. Di fatto le nuove tecnologie permettono una radicale trasformazione della cultura; la stampa che ha dominato dal 1500 ad ora, e che è stata quasi sempre relegata a professionisti del settore, ora diventa un patrimonio dell’umanità informatizzata. Di coloro, cioè, che per lavoro o diletto usano un personal computer. Tramite questo possiamo ricevere libri in formato elettronico, detti PDF, da portable data format, cioè tipo di dato trasportabile da un computer ad un altro. Non dobbiamo vedere questo come un’ostacolo alla creatività. Recentemente un famoso premio di merito per la realizzazione di spot pubblicitari, ha presentato un clip che era così composto: Voce registrata in diretta di discorsi del Maestro spirituale Ghandi al popolo indiano, con la sua predicazione di pace. Se tutto questo, ipotizza la pubblicità, fosse stato vissuto ai nostri tempi o meglio, se allora fossero esistiti computers della potenza attuale, e la rete di trasmissione dati che funziona su Internet, se Ghandi quindi, avesse parlato in digital broadcast, come sarebbe il mondo adesso? Questo si domandano gli autori del fortunato spot pubblicitario, in onda alla fine dell’estate 2006. Potremo quindi affermare che esiste il settore del multimediale ha avuto un successo crescente e più rapido rispetto alla scrittura digitale. Questo è vero, perchè le vendita di prodotti editoriali digitali contenuti su CD-ROM o DVD fruibili per mezzo del computer, si è moltiplicata negli ultimi anni. Dopo il rilascio del sistema operativo windows 95, nel 1995, che ha di fatto portato i sistemi multimediali nella casa di tutti, o quasi tutti, gli Italiani. Non staremo qui a scindere tra ‘apocalittici’ e 'integrati’, secondo lo schematismo creato da Umberto Eco, pienamente logico e razionale, ma analizzeremo in fenomeno tecnicamente. Comunque gli ‘integrati’ sarebbero i fruitori del multimediale che accedono con coscienza lucida a questo, per mezzo di computer o di videoregistratori digitali, o di lettori di DVIX_DVD_CD-Rom. Che vivono comunque nel presente digitale e di questo hanno coscienza; anzi creano i servizi di cui beneficiano gli ‘apocalittici’. Questi sono coloro spesso reazionari alle novità e, soprattutto, immobilismi dell’ultima ora. Di coloro secondo i quali:”non sono più i tempi di una volta”. Non per avercela con questi, ma se l’essere umano non vive in grotte, non si veste di pelli rozzamente conciate, non disegna sulla pietra e, soprattutto si gestisce nella propria persona, allora questo è merito degli 'integrati’. Di coloro i quali fanno funzionare il mondo. I libri digitali non si possono mettere a far bella figura di sé in polverosi scaffali in legno. Al massimo sono supporti ottici quali i Compact Disc da 12 cm o in pezzi da 4 cm. Questi sono contenuti nelle loro confezioni in plastica o cartoncino, dette Jewels Box che non gridano al voluttuale narcisistico di chi ‘ha una libreria larga così…’. I files sono più discreti, stanno in poco posto. Certo leggerli su un monitor di computer è più faticoso che su carta, occorre il computer...che costa...che non sò usare...Questo ripete l'elemento in contraddizione con il proprio tempo. Ma, appunto, se fossimo tutti così staremmo ancora a cacciare a mani nude nei boschi. I mezzi per integrarsi però non mancano; che non si dica …non ne ho la possibilità….Esistono addirittura degli speciali computer portatili, a batterie ricaricabili e non inquinanti perché prive in contenuto dell’elemento Piombo. Questi e-books reader, cioè sistemi per leggere i libri elettronici, si stanno ampliamente diffondendo, anche se spesso chi ha già un pc portatile di solito usa quello per leggere giornali e riviste, oltre che libri ed enciclopedie, presenti nelle Rete Web