QUASI L'ALBA...
Il pensare e il riflettere, due cose ben diverse. Il
pensare viene quasi spontaneo, nasce da un input esterno, inonda la tua mente
anche quando meno te lo aspetti. Il riflettere no, indica una capacita' di
analizzare un pensiero, di sapersi soffermare su una serie di elementi e in
questo modo di decifrarli, per comprenderne meglio il significato. La
riflessione e' l'abito che copre ogni pensiero, lo accoglie in se' e cerca di
afferrarne le piu' intime sfaccettature.
La riflessione quindi, dovrebbe essere di conseguenza un momento positivo, un
dialogare silenzioso con se' stessi, che dovrebbe portare a delle conclusioni
reali. Nn sempre e' cosi', nn sempre si riesce ad andare incontro ad una
verita' assoluta. Alla fine spesso ci si pongono tante domande e molte di loro
sicuramente nn avranno una risposta plausibile.
I pensieri sono i figli delle parole, li tieni dentro di te, li cresci e li
cibi con i tuoi ragionamenti. Le parole... nn sempre pero' ti ricambiano di
cosi' tanta cura verso di loro. Allora esiste il furto della fiducia che avevi
di istinto riposto in loro... ed e' una rapina delle tue emozioni.
Perche', mi chiedo spesso io, si debba per forza dire delle cose, quando nn si
ha la vera voglia di pronunciarle, quando nn si ha la capacita' di seguire il
significato di quello che si era detto? Si tende una mano, per poi toglierla
senza che nessuno se ne accorga. Si crede cosi' di essere comunque stati
comprensivi e questo basta per accrescere il proprio ego. Ma e' giusto essere
cosi'? Ascoltare e comprendere, difficile binomio, questo. Impossibile in certe
persone, purtroppo. Pero'... se si vuole avere, si dovrebbe possedere anche la
capacita' di saper dare, atrimenti il viaggio corre su un binario unico e nn
porta mai a nulla, e' infruttuoso e misero.
La riflessione allora e' inutile, se nn vi e' uno scambio di emozioni.
Pensare, riflettere, comprendere e far nascere quella umilta' delle azioni che
ben pochi hanno. E' un tesoro che si deve scoprire, per poi farlo tuo e
mantenerlo sempre racchiuso in se' stessi.
Nn si chiede nulla, si ha solo la voglia di essere compresi, anche senza il
bisogno di tante parole perse in un vuoto... che assomiglia sempre piu' ad un
tunnel dove nn si vede mai la fine.
Riflettere quindi su quello che si dice e dirlo con il cuore, perche' veramente
lo si vuole dire, perche' si ha la voglia di nn nascondere quella mano.
Io di persone che hanno questa capacita' ne conosco molte e mi ritengo
fortunata. Mi rammarico solamente del fatto che forse, l'unica alla quale
tenevo di piu', nn e' in grado di percepire tutto questo e nn sono mai riuscita
a farglielo capire.
E ci penso su... e ci rifletto, ma questa strada e' senza uscita.
L'umilta' delle parole, forse e' questo che manca.
E' quasi l'alba, chiedo al sonno di portarmi con lui, almeno per un poco... ci
si accontenta.
Una serena notte a voi,
una serena notte a chi mi vuole bene.
Un buon giorno a tutti.
Elisabetta