Pensieri sparsi

Post N° 182


GLI AMICINn sempre e’ facile avere degli amici. Quando capita,  nn sempre si ha la capacita’ di capirli e comprenderli ogni giorno. Un amico lo si dovrebbe accettare nel bene e nel male, i suoi difetti tollerarli e amare i suoi pregi. Il filo che tiene unito questo legame e che permette di andare avanti, e’ unicamente quanto teniamo a questa amicizia e quanto affetto ci lega a questa persona.  Quando si inizia a commentare senza sosta alcuna, ogni cosa che fa o che dice, allora vuol dire che qualcosa si e’ rotto, che nn si ha piu’ la stima di prima. Con un amico ci si ride, ci si scherza, si piange e ci si arrabbia insieme, senza mai perdere di vista pero’ la propria individualita’ e il proprio carattere. Nessuno dei due e’ succube dell’altro, nessuno dovrebbe voler prevaricare. La bilancia e’ in equilibrio e nulla potrebbe mai cambiare questo stato di parita’.  Un amico comprende i nostri silenzi, riesce a captare anche quello che nn viene detto, perche’ sa, perche’ conosce e perche’ capisce quando nn servono tante parole. Le domande a volte sono inutili e questo fa si’ che ci si possa sentire sempre a proprio agio, consapevoli che in determinati casi le risposte nn servirebbero a nulla. Si sanno gia’. La pazienza di rispettare i tempi altrui, il coraggio di dire sempre quello che si pensa, anche quando parlare potrebbe essere rischioso, l’umilta’ di ascoltare quello che nn si vorrebbe sentire. La capacita’ di perdonare e di farsi perdonare, la voglia di dividere quello che si ha e di ‘dare’ quello che si possiede in eccesso.  Tutto questo nn e’ facile da gestire sempre, ci sono momenti nei quali prevale un latente egoismo che tende a nn ascoltare quello che un amico ci aveva detto. Capita allora che ci si possa sentire feriti e tacere, perche’ nn si ha la voglia di dare inizio a una discussione. Nn si fa questo per vigliaccheria, ma succede che spesso gli attimi della nostra vita nn sIANO tutti uguali. Si aspetta allora il momento giusto, perche’ magari talora e’ meglio saper con calma decidere quando tirare fuori ‘il rospo’.  Nulla accade se da ambedue le parti esiste quella coesione di cui parlavo prima, se c’e’ il bene che unisce.  L’amico si abbraccia quando si percepisce che ne ha bisogno, si manda a quel paese quando nn lo si sopporta, si sostiene quando sappiamo che sta per cadere e lo aiutiamo a rialzarsi quando nn abbiamo fatto in tempo a trattenerlo.  Un amico nn lo possiamo cambiare, nn possiamo modificare in lui cio’ che ci garba meno, perche’ nn sarebbe giusto voler sempre ‘adattare’ alla propria persona chi ti sta vicino. Che diventerebbe alla fine? Semplicemente un clone caratteriale, un qualcosa simile a noi. Che senso allora avrebbe, che cosa si potrebbe creare nel caso ci sia accanto a noi una persona sempre consenziente, che mai commenterebbe le nostre azioni, che mai ci metterebbe nella condizione di soffermarci sulle sue parole e riflettere? Sarebbe solo un automa, un qualcosa da noi modificato, semplicemente per darcele sempre vinte e per aumentare la nostra illusoria vanita’ di stare sempre nel giusto.  E’ bello mettersi in discussione ogni tanto, importante e’ nn perdere mai di vista i propri ideali, accettare quelli che nn sono nostri, ma credere in quel che si pensa, senza arroganza. (ovviamente quando si puo’ fare, quando dall’altra parte esiste una certa ‘intelligenza’, altrimenti… una bella botta in testa e via…
Questa mi e’ proprio scappata… )   Ora, la domanda di rito dovrebbe essere: “ma perche’ ho scritto ‘sto papiro?”   Perche’ sono uscita dall’ospedale e mi sono messa a leggere il blog. Il mio umore in questi ultimi mesi e’ altamente variabile, tendo a sopportare poco certe cose o persone, ma mi rendo conto che questo e’ un problema mio. Allora, prima di partire in quarta, cerco di capire bene e di spiegare perche’ spesso mi sento a disagio o ferita. Ovviamente lo fo solo quando c’e’ un qualcosa o un qualcuno/a che mi interessa, altrimenti lascio correre e ognuno poi per la sua strada. Nn si puo’ parlare e farsi capire da tutti, i miracoli nn esistono, nn di questi tempi.   Nn e’ facile in questo caso riuscire a spiegarmi come io vorrei, spero soltanto che possa trasmettere quello che io diro’, senza incomprensioni e senza sfaccettature da me nn desiderate.  Quello che mi e’ dispiaciuto e’ aver visto un ‘battibecco’ creato da un post. Premetto che i battibecchi potrebbero anche essere in certi casi positivi, ma in questo frangente nn mi e’ parso che sia stato tale. Ognuno e’ sempre libero di esprimere tutto quello che pensa, questo blog nn l’ho mai considerato unicamente mio, ma alla fine sono io che l’ho creato e mi sento di dover aggiungere un mio commento. Avevo anche io sorriso quando ho visto all’inizio che postavate ogni giorno i saluti per me, sotto forma di ‘buon giorno…buon pomeriggio e cosi’ via dicendo’. Il mio sorriso era solo perche’ da parte mia nn avevo mai fatto in questo modo, era solo una maniera diversa di scrivere, di lasciare un qualcosa, un qualcosa ‘sentito’, pero’, aggiungo io. Insomma, era alla fine la scoperta di altre persone, del loro modo di fare, ma per me principalmente l’essere venuta a conoscenza di persone che ogni giorno ti pensano e che vogliono farti capire che sei nei loro pensieri. Tutto questo per me nn puo’ nn essere che gratificante, perche’ , e lo avevo gia’ detto, e’ bello ogni volta che ritorno, vedere che nn sono stata dimenticata. So anche che nn e’ un qualcosa fatto per forza, ma che proviene veramente dal cuore di chi lo scrive. Ognuno si esprime come vuole, ognuno trasmette il suo affetto come desidera. Tutti voi siete per me importanti, ognuno di voi mi lascia un segno della vostra vicinanza a modo proprio.    Ora… sicuramente la persona che ha espresso il suo nn apprezzamento nei confronti di questo modo di postare, nn voleva di certo offendervi. Forse lo ha fatto un poco ‘rudemente’, ma vi assicuro senza alcuna cattiveria. Da parte sua forse avrebbe voluto un blog dove ci si potesse confrontare un poco di piu’, ma nn intendeva farvene una colpa. Nn sto difendendo nessuno perche’ nn ci sta nessuno da difendere, premetto anche che tutto quello che sto scrivendo proviene solo da me. Sono mie riflessioni. Forse solo in una cosa ha sbagliato, ma lo sappiamo io e lui.  Il resto lo diro’ a voce. Di male ce ne sta gia’ tanto, nn ne vorrei di certo andare a cercare altro. Rimane in ogni caso una persona alla quale tengo molto e che ho accettato per come e’… e lo stesso credo  faccia lui con me. Ecco perche’ ho voluto scrivere il mio pensiero, perche’ lo ritengo un amico e gli voglio bene in ogni caso…   Questo e’ un blog diciamo ‘ristretto’, siamo alla fine in poche persone a scriverci e sappiamo benissimo chi siamo. A parte qualche occasionale commento ‘new entry’, rimaniamo sempre noi.  Come dire…’meglio pochi ma buoni…?’ Io continuero’ a scrivere come fo di solito, spero  anche voi facciate lo stesso e che nulla sia cambiato. In verita’, anche a me piacerebbe un blog magari piu’ aperto a commenti vari, ma nn si puo’ pretendere l’impossibile. Specialmente in questo contesto.  Ognuno di voi ha il suo modo di comunicar,e perche’ siamo tutti differenti l’uno dall’altro, accettiamoci cosi’ come siamo e pensiamo unicamente che questo e’ il bello della vita. Sara’ anche una frase fatta, ma il tempo per imparare c’e’ ancora, magari nn sempre si e’ in sintonia con il prossimo, ma questo nn credo voglia assolutamente dire che nn si possa convivere. Questo dovrebbe valere per tutti, me inclusa.    Mi auguro di essermi spiegata bene… Grazie a tutti per esserci, sempre.      Elisabetta     (NN C’ENTRA NULLA, MA LO AGGIUNGO QUI… KEMPER, MI HAI FATTO RIDERE CON IL TUO POST, ORA IL PROBLEMA E’ CHE HAI PERSO IL LAVORO DI IMBOSCATO!  ALLORA QUANDO ENTRAVI COME UN TRENO NEL BLOG, LEGGEVI ANCHE QUALCOSA!!! MI SEI PIACIUTO (NEL SENSO BUONO, OVVIAMENTE!). HAI PRESO CON ILARITA’ LA MIA ‘PROVOCAZIONE’… GIURO CHE NN FARO’ PIU’ COMMENTI O FORSE NO…AHAHAHAH, SI VEDRA’. GRAZIE COMUNQUE, L’HO DAVVERO APPREZZATO MOLTO. )VABBE'... MAI UNA VOLTA CHE RIUSCISSI A POSTARE DECENTEMENTE! QUALCUNO MI DICA IL PERCHE', MI STO ESAURENDO :(