Pensieri sparsi

POCHE CERTEZZE, MA NN LE MIE


 
 Spesso mi chiedo perche’ dobbiamo sempre apparire come gli altri vorrebbero. Dovremmo, allora, mutare noi stessi ogni volta che siamo di fronte a persone diverse, per adattarci ai loro pensieri. Niente di piu’ sbagliato, niente di piu’ falso. Ma in tanti ci credono, in molti lo fanno.Perche’ dobbiamo sempre modellarci confrontandoci con qualcuno? Perche’ nn essere semplicemente quel che si e’, nel bene e nel male e nn aver timore di essere giudicati? Paura di nn esser capiti?Perche’ dovremmo essere sempre perfetti, nn tradire la piu’ minima emozione, facendo cosi’ credere che siamo in una botte di ferro, che siamo forti in ogni frangente? A che pro, mi chiedo spesso. Questo scudo, questo muro che ergiamo, ci fa bene o ci impedirebbe, in un secondo momento, di vedere la realta’ come e’ veramente? Tempo perso?Perche’ c’e’ una specie di gara a chi si comporta meglio, a chi scrive meglio, e spesso, tante persone nn fanno altro che copiare e incollare i pensieri altrui, senza mai aver il coraggio di dire che nn sono i propri? Perche’ fare questo, quando in ognuno di noi esisterebbe una capacita’ diversa nel saper esprimere un qualcosa di personale, che proverrebbe da noi stessi e nn dagli altri? Miseri tentativi di sentirsi piu’ grandi di quel che siamo? Insicurezza, forse. Probabilmente smania di sentirsi dire, quanto si e’ bravi e capaci?  Perche’ vergognarsi di essere tristi, perche’ ricacciare indietro una lacrima, quando invece sono proprio i nostri sentimenti, le nostre emozioni e sensazioni, che ci dovrebbero rendere speciali, magari anche di fronte a coloro che ci rinnegano e nn comprendono?Perche’ dobbiamo sempre cercare un ‘perche’, risalire ogni volta alle origini, quando la vita scorre e talvolta, sbadata come e’, ci dimentica, lasciandoci indietro? Nn c’e’ piu’ il tempo di soffermarci sulle minuscole cose, quelle che una volta ci riempivano le giornate, la mente e il cuore. Ora si va di fretta,  ogni cosa corre sempre piu’ veloce e noi, per stargli dietro, ci adeguiamo a questa corsa senza fine. Meglio essere dimenticati per un attimo, che perdersi poi nel nulla?Cosa dobbiamo dimostrare e, principalmente, a chi? E, anche se poi, riuscissimo a dimostrare quello ci viene richiesto, cosa ci rimarrebbe? Ma principalmente, a cosa ci servirebbe? A esser piu’ coscienti di noi stessi? Tempo sprecato.Perche’ dovremmo fare e dire quel che ci viene richiesto, perche’ nn reagire e confrontarci apertamente con chi si ha di fronte, perche’ nn ribellarci a tutta questa robotizzazione? Timore di nn far parte di un gruppo o paura che questa societa’ ci respinga, perche’ nn siamo omologati? Ma poi, riusciremmo a soffermarci su tutte queste domande, riusciremmo a formulare, in linea generale, qualche risposta o rimarremmo fermi nella nostra povera convinzione, che va bene cosi’? Cambiare il corso delle cose che ci circondano, si puo? Si potrebbe fare? O preferiremmo nn subire alcuna sconfitta? Andare sempre avanti chinando il capo?Dovremmo allora chiederci cosa vorremmo davvero, cosa piu’ ci piacerebbe essere, cosa realmente lo specchio ci farebbe vedere di noi stessi. Perche’, ci dovrebbe essere sempre un ‘perche’ nelle nostre tasche, ma nn e’ meglio allora averle bucate, in maniera che i nostri dubbi scivoleranno al piu' presto, via?Le certezze nn si potranno mai raggiungere, fin quando continuiamo a porci troppe domande. Nn vergogniamoci di nulla, ognuno di noi e’ una vita che va rispettata e senza il coraggio di esprimere quel che abbiamo dentro, le nostre sicurezze, le nostre incertezze, le nostre potenzialita’ e le nostre debolezze, nn credo riusciremmo mai ad amarci. Perche’ tutto parte da qua. Da come siamo, da qual che crediamo di riuscire a fare nei nostri giorni che passano e rinascono in continuazione. Se nn riusciremo a risorgere con loro, nn potremo mai dire che contiamo qualcosa. Ma nn per chi ci vede e osserva, ma soprattutto per essere umani. Nulla di piu’ e nulla di meno. Umani, con un cuore nn arido, anche in mezzo a un deserto che sta avanzando sempre piu’. Nn si scappa e allora, fermiamoci e combattiamo. Per noi, solo per noi. Dopo, potremo anche mischiarci alla folla, ma saremo diventati unici, anche se, magari, invisibili. Ci scorgeranno solo chi vorra’ credere in noi e chi ci amera’. Senza condizioni, senza restrizioni e senza timore di rimanerci accanto.  Mi sa che mi fo fin troppe domande, per dirla educatamente…Le domande nn mi sono mai mancate. Pecco nelle risposte, credo sia giunta anche l’ora di auto ipnotizzarmi, per nn rompere piu’ le scatoline a me stessa. Degli altri, ultimamente, se nn riescono a comprendermi… me ne po’ frega’ sempre di meno.  Spero oggi sia nuvolo, che il sole nn faccia capolino, perche’ mi brucia dentro. Difficile da capire, lo so. Importante e’ che io  riesca a comprendermi. Tutto il resto e’ noia.  Califano docet. E nn vi auguro buona giornata, perche’ mi piacerebbe proprio tanto, che tutti quelli che sono insensibili, possano soffrire un poco. Anche loro, perche’ no…?lo so, sono stronza. Una volta alla settimana, me lo concedo. Per il resto, rimango una cogliona. Magari anche 'adorabile', ma sempre cogliona. Nel dubbio... meglio nn strafare :) E cosi’ sia  Elisabetta