Pensieri sparsi

Ho l'abitudine di dire ciò che penso anche nei casi in cui rischio di essere capito (G.P. Lepore)


 
   Spesso mi capita di nn aver voglia di dire nulla. Di nn scrivere nulla, di nn accendere il pc, di stare sola e in silenzio. I miei pensieri rimangono intrappolati dentro di me e nn li condivido con nessuno. Egoismo, qualcuno dira’. Persona arida, qualcuno commentera’. Quello che c’e’ nella testa degli altri, sto imparando a nn renderlo partecipe delle mie emozioni. Si cambia un poco. Starne fuori, a volte, serve ad andare avanti. Nn credo si stia a questo mondo, solo per far parlare la massa, importante e’ sapere bene come si e’ e quello che si intende fare. I giudizi e  i pregiudizi, sono lontani anni luce, ormai. Ho imparato a conviverci, anche se, in un minuscolo angolino del mio ‘io’, ancora qualcosa mi fa male e brucia sempre. Perche’ , risulta cosi’ difficile tentare di comprendere?Quando nn scrivo, lascio le parole fluttuare intorno a me, perche’ nn tutti i giorni sono uguali, ma specialmente, e’ difficile mantenere un assetto costante nel tempo. Sono tante le cose che possono capitare e modificare, cosi’, il piano mentale quotidiano e nn sempre va di mettere in piazza la propria vita, o di partecipare a quella degli altri. E nn e’ cattiveria, ne’ menefreghismo. Forse qualcosa e’ trapelato, ma solo cio’ che io volevo far uscire. Il resto, quello che succede, quello che si sente, difficilmente viene fuori. Credo sia il rispetto che ho verso me stessa, perche’ poi, alla fine, nn tutti sanno e possono comprendere realmente quello che si sta vivendo. Ognuno lo traduce a modo suo e queste infinite varianti nn entrano nella mia umana comprensione. Se ridi e scherzi, probabilmente il primo pensiero e’ quello di passare per una senza sentimenti e se piangi, allora diventi lagnosa. Il giusto equilibrio e’ la formula esatta. Nn si puo’ essere il ‘catino’ delle lacrime di questo mondo, quando gia’ sei presa a cambiare di continuo il proprio. Se si ascolta un’altra voce, e’ solamente perche’ lo si vuole fare, mettendo da parte la propria vita, per entrare in quella di un’altra persona. Ma nn sempre e’ facile, perche’ esistono anche momenti nei quali si vorrebbe sprofondare e si fa finta di nulla… ed e’ difficile. Ci sono individui che vanno e vengono, a seconda del loro piacimento e quando ritornano, nn si sa mai se mandarli a quel paese, o tentare di nn badarci. Se ce li mandi, poi, nn so bene ancora per quale misteriosa legge, si diventa all’improvviso anche cattivi, pur sapendo di stare nella ragione. Troppa facilita’, a volte, nel nn accorgersi di avere la faccia di bronzo. Oppure, troppa semplicita’ nel credersi sempre nella ragione, magari supponendo che si puo’ fare ogni volta, come pare. Io ho cominciato a credere nella indifferenza piu’ totale, nn aggiungo altre parole, le elimino proprio del tutto. Nn mi importa piu’ dei vari commenti, me ne frego totalmente, perche’ nn meritano nulla. La prima persona alla quale devo rendere conto, ora, e’ solo me stessa, o almeno dovrebbe essere cosi’, anche se quello che ti circonda, spesso impedisce una giusta scelta. Gli ostacoli ci sono per tutti e nn sempre si riesce a saltarli o evitarli, regola universale. Si affrontano le scelte a modo proprio e ci intestardisce a sperare che, chi ti sta accanto, possa comprendere. Speranza nella altrui intelligenza, che spesso viene a mancare, proprio quando ne avresti piu’ bisogno. Nulla si evolve, se nn si riesce a capire cosa sia il dolore e la felicita’ altrui. Ma il mondo e’ cosi’, le persone sono cosi’ e talora e’ davvero inutile continuare a sperare che qualcosa possa mutare. Allora e’ meglio lasciar correre, passare oltre e nn girarsi. Lasciare indietro chi ti ha ferito e continua nella sua strada, che nn e’ la propria. Forse ci vorrebbe piu’ umanita’, ce ne sta realmente poca e si e’ solo presi dall’io personale. E’ dura per tutti, ma chi ha cuore, riesce anche a leggere tra poche parole, perche’ tante, nn sempre servono. C’e’ stata una frase che mi ha molto colpito, che mi ha aperto una nuova conoscenza di quello che trapela dall’altra parte. ‘Le mie menate’…  Mah, forse dall’esterno potranno anche sembrare tali, ma sono i miei pensieri, sono quello che sono io e di certo questo giudizio nn  lo sento proprio adatto a me. Se si volesse essere un clown 24 ore al di’, io nn potrei indossare questi panni. Sono un clown a tempo limitato e spesso, lo fo con una lacrima dentro, che nessuno potra’ mai vedere. Prendere o lasciare, tutto qui. Semplicemente sono una persona come tante su questa Terra, con le sue allegrie, con i suoi dolori e le sue paure. Con la sua vita, difficile da vivere, perche’ le scelte nn sempre sono le proprie, ma dovute e causate da una mano esterna. Affronto tutto a secondo di come mi sento, nn faccio piani per apparire, fo solo quello che ritengo sia piu’ giusto per me in certi momenti. Sbagliero’…? Sicuramente si’, agli occhi di chi mi segue, ma ‘le mie menate’, fanno parte della realta’, ma nn sono menate. Sono semplicemente tutti i puntini della mia vita che sto cercando di far collimare come meglio posso e nn credo sia giusto, farli apparire cosi’.  Ma esiste anche il libero arbitrio, quindi… pensatela come vi pare, ne avete tutte le facolta’. Ascolto tutto, sono una spugna che assorbe i pensieri e poi , se mi fanno male, li sputo fuori in un istante. Solo che nn si dovrebbe mai dire le prime cose che vengono in mente. Sarebbe piu’ giusto pensarci un secondo prima, perche’ si soffre anche per amarezza. E mentre mi amareggio, mi potrebbe anche scappare un invito poco elegante, e il clown, allora, smetterebbe di esistere.  Perche’ alla fine nn esiste un mondo grigio, ma sono gli uomini grigi, che tolgono i colori a chi li ha.E credo ancora nella favole… ma saro’ scema? (nn urge una risposta immediata 
) Buon fine settimana a tutti Sempre un bacione a chi mi vuole bene, nonostante tutto... :) Elisabetta