Pensieri sparsi

Il mio mondo...


 Ieri notte l’aria e’ divenuta quasi all’improvviso piu’ fresca, lasciando il posto ad una leggera brezza. Ma rimane sempre aria di citta’, colma di rumori fastidiosi, di incomprensioni umane, di quella voglia di ‘infagocitare’ tutto e tutti, che nn ha mai tregua, solo fretta.Mi tornano in mente le ultime serate di agosto al mare, quando si sentivano nascere in lontananza i primi tuoni e ci si guardava sorridendo, continuando a pedalare. Le uscite serali in bici, pedalando in ‘piedi’ perche’ sul sellino portavi qualcuno, con il golfino addosso e con una velata tristezza, sapendo bene che presto avremmo dovuto salutarci perche’ anche quell’anno l’estate ci stava lasciando. Niente motorino, niente macchine, solo le nostre biciclette. Strano, vero? Un gelato, un frappe’, quattro chiacchiere un po’ su tutto. Ci si salutava anche se poi, gran parte di noi, ritornava nella stessa citta’. Ma era il nostro rito di fine estate. Poi, arrivavano le prime gocce. Leggere, delicate, ma non ci fermavano ancora. Si continuava imperterriti ad andare avanti, fino a quando scorgevamo i lampi. Secchi, potenti, che illuminavano con forza anche i nostri cuori. Ridevamo, coscienti che ormai il temporale era giunto. Le gocce diventavano sempre piu’ grandi e in pochi minuti eravamo tutti ansiosi di trovare un posticino per fermarci. In verita’, ero sempre io che insistevo a trovare un riparo, ero io la ‘rompina’, perche’ i fulmini mi hanno sempre fatto paura, per quanto siano affascinanti, ma se ti beccano! E allora, la solita valanga di battute... :)Era il tempo delle risate, quelle che ti escono fuori anche senza un valido motivo, quelle che basta un secondo per dare loro il via, perche’ nn ti importa se sei bagnata zuppa, ma sei con i tuoi amici, e questo basta. Il tempo di asciugarsi ci sara’... Ci si pensera’...E l’aria... stupendo profumo di pineta annaffiata dal cielo, quell’odore inconfondibile che l’olfatto riconosceva all’istante e lo inalava con forza, come per custodirlo gelosamente con se’ per i giorni a venire. Meravigliose sensazioni e privilegio di assaporare i mutamenti della natura. E nn e’ poco!Ridevamo, si’... perche’ eravamo tutti insieme e nulla pareva poterci sfiorare o mutare.  Il mare a fine agosto...  riprendeva se stesso, dopo che una moltitudine di persone si era presa le sua acque. Tutto tornava piu’ limpido, la sabbia sembrava piu’ fine e si potevano fare i falo’ in spiaggia in tranquillita’, stendersi e guardare le stelle e... probabilmente anche sognare. Le chiacchierate intorno al fuoco, l’inevitabile chitarra, ii giochi alla luce della luna (sempre improponibili...). Chi spariva, e noi ogni volta a commentarci dietro e ridere a crepapelle. Che carogne... :) Probabilmente momenti di semplicita’, nessuno di noi amava i locali, il ‘giro della bevuta’, il nn poter neanche scambiare mezza parola per la musica assordante. Eravamo affiatati, forse nn ‘alla moda’, ma contenti lo stesso. Era questa la nostra vita, diversa da quando ci si incontra poi, in citta’. Qui tutto cambia, mutano le cose e si percepiscono altre sensazioni, spesso distorte. I miei amici sono tornati, mi hanno raccontato dei loro giorni e di quelle serate di fine agosto che hanno fatto senza di me. Mi hanno detto che gli sono mancata, e nn e’ la prima estate... E io, con un piccolo groppo alla gola ho pensato che e’ vero. Si’, e’ proprio vero... mancava una parte di quel ‘corpo’ che e’ stato sempre compatto e solidale. Mancavo io...  Ma nn sara’ sempre cosi’... :)E domani e’ gia’ settembre... Buona serata a chi entrera’ per lasciare solo il suo nick... (ahahahahah, sempre schifosetta, io!) Elisabetta