mi racconto

rimbombante cembalo


Ho la testa che risuuona come un rimbombante cembalo, piena e al contempo vuota, che preme sulle tempie e sulla scatola cranica ma che all'interno è come se fosse inconsistente.Ho la sig.ra delle pulizie accanto, peraltro molto gentie, precisa in ogni postura e piagamenti, minuta, non saprei darle un'età definita e precisa, diciamo sui 45 anni, ad ogni piegamento si tocca un muscolo tra la schiena e il fianco, si vede che soffre.Passa ancora ed ogni volta ccenna un sorriso compiacente, non quelli consoni a questi ambienti (CIM) di mera presenza somatica-facciale, ma vedi che nasce da un qualcosa di più.Gli occhi dicono molto delle persone, oltre alle emozioni ed agli stati d'animo ti dicono anche se sono persone buone o cattive.Sono presa dal delirio post Tavor, forse per questo sento meno il dolore dei rifiuti sentimentali di (F.ndr).Voglio distogliere la mia mente  dall'oggetto della mia psicopatia compulsiva osessiva per disquisire sull'essenza di giustizia.Mi sono posta molte volte questa,sembrerebbe irrazionale, domanda.La giustizia sia come la intendiamo noi (popolo comune) che in senso tecnico giuridico  stà ad indicare una punizione, un ripristino di un reato con una + o - commusurata condanna  per espiare la colpa.In senso stretto questo è corretto, ma in senso etereo, lato, iperuranico, sopraelevato rispetto l'animo umano è un qualcosa che sovrasta questa elemosina linguistica di questo e quello.  Diciamo che non è giustizialismo fatto da un giustiziere per punire ma che dovrebbe essere un moto a far ripristinare la condizione di giusto che si aveva prima. Quindi differenziamo la giustizia da Giustiziera nel primo caso a Giustificatrice nel secondo ma con l'accezione positiva di indicare il modo il tempo e la sostanza a far si che la persona possa essere messa nelle condizioni di ritornare giusta.MI dici pensa a fari aiutare dal posto dove sei,  come un gatto ferito vorrei essere accarezzato.le parole non servono lo dice anche la canzone.Cortesemente lasciate decidere a me se ascoltarle o meno le parole. Voi ditele. Tu dilleTi prego ti scongiuro