poesie dall'ombra

CATASTROFICA COLAZIONE-cereali e spine............


E' un bel po' che non scrivo sul blog,una piccola-o grande o seria o profonda- catastrofe familiare mi ha tenuto lontana e ancora non so quanto e come essere sul blog.La catastrofe,la bomba e' scoppiata una mattina come tante, durante la colazione: premetto alcune cose-insomma discorro a ruota libera anche perche' c'ho bisogno di fare ordine,chiarezza e forse pulizia-per meglio far capire la situazione. Io sono una persona che anche se mi alzo alle 4 del mattino-mi alzo,non mi sveglio- riesco a essere un "essere umano" pensante e comunicante solo dopo innumerevoli caffe' e sempre verso l'ora di pranzo; quindi la mattina non sono affatto ciarliera,allegra,socievole, mi piace fare una sostanziosa e lauta colazione(e' quasi un vero e proprio pasto a dirla tutta) in silenzio,al massimo col tg in sottofondo;sono assolutamente incapace di avviare il mio neurone su qualsiasi cosa non sia aprire bocca e inghiottire cibo.Il mio compagno invece no....e' un super mega chiacchierone,apre gli occhi al mattino e insieme la bocca e non si cheta piu' un secondo fino a che non torna a dormire: lo sai stanotte cosa ho sognato?blablablabla.... oggi voglio fare....blablablabla....ho fatto questo blablablabla e via così via a che i miei timbani non si suicidano.Dopo pochi mesi che ci conoscevamo siamo andati a vivere insieme trovando un compromesso: la mattina parla pure ma sai che io non ti ascolto e che non capisco niente di cio' che dici.Ora la fatidica mattina di qualche settimana fa,mentre sfamavo il neurone e con gli occhi mezzi chiusi mi sgranocchiavo i miei cereali avevo accanto a me il mio compagno,stranamente silenzioso-in altra fascia oraria mi sarei preoccupata,mi sarei accorta che qualcosa stava per succedere,ma alle 7 del mattino no-che mi fissava insieme al cane-si pareva proprio che pure il cane si stessepreparando all'imminente catastrofe.....-Sai una cosa? io desidererei un figlio....e' il momento giusto......-Io li per li ho continuato a sgranocchiare cereali cercando altro yogurt, ma gia' un campanellino mi trillava nel capo e una parola lampeggiava nel mio cervello: pericolopericolopericolo.......-hai capito cosa ti ho detto? Desidererei un bambino da te,credo sia il momento giusto che fai non dici nulla???-Al che quei deliziosi cereali si son tramutati in spine che non andavano piu' giu',in un groviglio che m'ha quasi strozzato,anzi tossivo cosi' forte per i cereali-spine andati di traverso che mi son pure(che schifo) usciti dal naso......ripreso fiato e paonazza in viso le uniche parole che ho saputo dire con la mia solita grazia,delicatezza sono state-Ma te sei pazzo,ma che stiamo scherzando??!!! Un bambino adesso e' una follia- nella foga neanche mi sono accorta di essermi alzata e aver rovesciato la seggiola-a ripensarci adesso sembrava la scena di una telenovella strappalacrime e cosi incasinata da volerci un ingegnere per capirne la trama.-Pazzo? perche'? noi ci amiamo,stiamo bene insieme e desideriamo una famiglia,non ti capisco....- era sorpreso della mia reazione e assolutamente intenzionato a una chiacchierata di quelle che certe volte divengono la via per l'addio.Io avrei potuto dirgli che non non e' ancora il momento per un bimbo per via del lavoro,per vari casini di soldi.....ma questa non sarebbe stata la verita' e il mio essere schietta e diretta mi impedisce di tirarla per le lunghe,di fare arzigogolati discorsi e girate di parole e con la brutalita' verbale che e' il mio bollino di riconoscimento gli ho detto che non volevo ancora un figlio perche' non sono sicura di lui,di noi e forse anche di me stessa.Apriti cielo e spalancati terra e' divampato un litigio che ha fatto scappare pure il cane-non prima di avermi lanciato uno sguardo che ai miei occhi significava " cattiva, ma non ti vergogni di quello che dici,anzi ma che cavolo stai dicendo????-il mio compagno l'ha buttata subito sui sentimenti,non sei davvero innamorata,ma cosa si sta' a fa insieme allora,sei immatura,sei vigliacca ecc ecc eccL'onesta' che mi contraddistingue mi fa dire che molte delle accuse e delle parole dette quella mattina corrispondono a verita',tranne una: io il mio compagno lo amo, non come prima,ma di piu',lo stra-amo, lo amo perhce' non sta' zitto un secondo,perche' e' capriccioso, disordinato,infantile,lavoratore,arrogante e insieme fragile; ma e' vero che non voglio assumermi responsabilita', e' vero, per adesso voglio essere responsabile solo di me e non di un altra vita, e' vero sto' sempre sulla difensiva, mi proteggo da me scioccamente perche' ho paura di soffrire,quindi adesso questo istante ti amo,ma domani non lo so e di questo non puo' pagarne le conseguenze un bambino.Ho provato a spiegarmi, a spiegare che ho bisogno di un altro po' di tempo,in fondo sono appena due anni che ci conosciamo e viviamo insieme,che anch'io desidero un giorno avere dei bambini da lui,ma e' come se improvvisamente le nostre due vite che prima si tenevano abbracciate e guardavano nella stessa direzione,sbandassero e cadessero ognuno per proprio conto. Io vorrei poter dire che tutto si aggiustera',che l'amore supera tutti gli ostacoli e tutte le prove,ma sinceramente non so se davvero andra' cosi......e' scoppiata una crisi,s'e' creata una piccola crepa che ogni giorno diventa piu' profonda e buia. Non sono state settimane facili,lui patisce come un cane e io un po' mi sento in colpa e tanto sto' male del dispiacere che gli ho dato.In questi giorni ho riflettuto molto sul mio passato che inevitabilmente mi ha segnato e forse io non ho saputo girare pagina davvero,chiudere un capitolo e aprirne un altro.Il mio matrimonio e' durato pochi giorni ed e' finito nella tragedia,l'uomo che credevo sarebbe stato accanto a me per sempre si e' rivelato un estraneo violento e crudele che ha distrutto dentro di me delle cose che non torneranno piu'. Ho sofferto di una grave depressione che ancora adesso ha lasciato delle impronte invisibili,ma che sono ancora li, ce l'ho fatta e so che ce la faro' altre mille volte a sconfiggerla,ma sono terrorizzata dall'idea di stare male di nuovo,sto' concludendo adesso la terapia e davvero non credo di riuscire a fare niente altro che cercare di essere felice. Non me la sento di essere mamma adesso. Mi girano le palle perche' 4 anni di sofferenza atroce,di dolori buttati sulle spalle di chi era accanto a me di lotta e lacrime e sangue per vincere quando nessuno piu' credeva ci sarei riuscita e ancora ci sono questi filamenti vischiosi che te li senti appiccicati addosso e sono paure,vigliaccherie irresponsabilita', l'aver disimparato a sognare e vivere solo giorno per giorno: oggi ci sono, tu ci sei,ma domani chissa'...... Tornando alla "catastrofe" io e il mio compagno siamo insieme, un po' vicini e un po' lontani a leccarci le ferite e chissa' questa storia che finale avra'.