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pablo neruda

Post n°41 pubblicato il 09 Novembre 2009 da elison40

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
m'accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos'è questo!
è grave; la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l'incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che tutta la mia vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno, come la notte, d'astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero, ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e s'estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra -
com'io son venuto per contenerti,
desiderarti,
riceverti!

desiderarti, riceverti!

 
 
 

pablo neruda

Post n°40 pubblicato il 09 Novembre 2009 da elison40

  • L'AMORE

    Che hai, che abbiamo,
    che ci accade?
    Ahi il nostro amore È una corda dura
    che ci lega ferendoci
    e se vogliamo
    uscire dalla nostra ferita,
    separarci,
    ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
    a dissanguarci e a bruciarci insieme.

    Che hai? Ti guardo
    e nulla trovo in te se non due occhi
    come tutti gli occhi, una bocca
    perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
    un corpo uguale a quelli che scivolarono
    sotto il mio corpo senza lasciar memoria.

    E che vuota andavi per il mondo
    come una giara di color frumento,
    senz'aria, senza suono, senza sostanza!
    Invano cercai in te
    profondità per le mie braccia
    che scavano, senza posa, sotto la terra:
    sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
    nulla,
    sotto il tuo duplice petto sollevato,
    appena
    una corrente d'ordine cristallino
    che non sa perché corre cantando.
    Perché, perché, perché,
    amore mio, perché?
    ando. Perché, perché, perché, amore mio, perché?

 
 
 

pablo neruda

Post n°39 pubblicato il 09 Novembre 2009 da elison40

  • Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Scrivere, per esempio: "La notte è stellata, e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza". Il vento della notte gira nel cielo e canta. Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava. In notti come questa io l'ho tenuta tra le braccia. L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo. Come non amare i suoi grandi occhi fissi. Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa. Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei. E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato. Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla. La notte è stellata e lei non è con me. Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano. La mia anima non si rassegna di averla persa. Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca. Il mio cuore la cerca, e lei non è con me. La stessa notte che sbianca gli stessi alberi. Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi. Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata. La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie. D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci. La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti. Ormai non l'ho più, è vero, ma forse l'amo ancora. E' così breve l'amore e così lungo l'oblio. E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia, la mia anima non si rassegna d'averla persa. Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa, e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

 
 
 

pablo neruda

Post n°38 pubblicato il 09 Novembre 2009 da elison40


Non t'amo se non perché t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non t'attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.

Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t'odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.

In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perché t'amo,
perché t'amo, amore, a ferro e fuoco

 
 
 

pablo neruda

Post n°37 pubblicato il 09 Novembre 2009 da elison40

Ho dormito con te tutta la notte, mentre l'oscura terra gira con vivi e con morti, e svegliandomi d'improvviso in mezzo all'ombra il mio braccio circondava la tua cintura. Né la notte né il sonno poterono separarci. Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca uscita dal sonno mi diede il sapore di terra, d'acqua marina, di alghe, del fondo della tua vita, e ricevetti il tuo bacio bagnato dall'aurora, come se mi giungesse dal mare che ci circonda.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: elison40
Data di creazione: 01/09/2009
 
 

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