Musa e getta

Io non ti ho mai lasciato, poeta mio adorato. E questa è una vacanza, non è una latitanza. Commuove la costanza di questa tua presenza... Io? non ne so fare senza. Per cui non ti angustiare: continua a coniugare (all'infinito e sempre, con il tuo garbo estremo) questo tuo verbo "amare" ché non è mai... scemo. Farò lo stesso io nei tuoi confronti e molto. Chè non si trova spesso (nè qui nè altrove, credi) un uomo non stolto, so che da te lo vedi. Ho un modo singolare di dirti ancora grazie. Mandami il cellulare e che ne farò... delizie... :-DDDDDDDDD (Ciao Poeta! Passo da te!) * ;-))

provai molto sollievo, nel memntre ti leggevo: or non v'è più periglio, ch'io muoia di scompiglio. mi chiedi il cellulare, ma non lo posso fare: sarebbe una follia, mandarti in prigionia

Questo tuo avere a cuore la mia libertà/ ripagherò con gioia, mia virtuale metà./ Tu prestami la mano per questo minuetto, e allora ballerò. Te lo prometto./ ------<-<---@

complimenti, è un piacere leggervi. nulla posso per saltare il fosso, nulla è amato se non bistrattato, dolce pensiero di un uomo fiero.

è un piacere condiviso, con un poco di sorriso, soprattutto se l'utente, così delicatametne, manifesta la sua stima, e poi ci risponde in rima.

Piacere soprattutto fa leggere un "utente" un poco bellicoso... che ora sembra calmo e sa prendersi riposo. Bastardocomepochi, mi piaci quando giochi. Mi piace star serena. "Poetica" è la vena di questo mio giochino con questo delicato Poeta Sorrentino. E' bello quando un blog ti fa tornar bambino. Inchino. ------<-<----@

piacere mio incontrar gente in un mondo irriverente, son focoso non bellicoso, un dolce vino per poeta sorrentino e che dire alla musa sempre ottusa col focoso irriverente son qui come sempre sereno nella mente ricambio l'inchino con un dolce budino. non son poeta non son santo son solo un incanto. a voi la vita a me la morte questa è la malasorte

funereo m'apparisti nel commento, e quasi quasi mi fai restar sgomento

La musaottusa è sempre confusa alla parola "morte". Forte è chi ha visto certe rondini partire... e così sa quanto è facile morire. Così vorrei qui ricordare che viviamo: strano automatismo del quale troppo ci dimentichiamo. Vorrei farlo ridendo, giocando con quello che inventiamo. Liberi tutti di portare i frutti del proprio giardino, ricordando che è un gioco e che al resto (tanto oppure poco) pensa anche il destino. E ribadisco che mi piaci quando giochi, Bastardocomepochi. Il gioco a ben guardarlo è sempre un buon antidoto a qualche nostro tarlo. Se poi ridi, lo vinci. E qui spero che tu rida... perdinci!!! ;-)))

il gioco è fantasioso, il destino è per poeta sorrentino, la musa porta in viso il sorriso, la malasorte porta la morte. il tutto è rinviato ad altri tempi il funereo cimelio il corpo respinge. champagne con gran sorriso