Musa e getta

Il sensuale decolleté è una difesa, senza la quale lo so m'avresti stsa./ Ho giocato con femminile strategia/ e battuto la tua maschile maestria./ Or ti dirò: sentendomi scorretta/ io riporrò l'audace camicetta./ Ti sfiderò con la mia sola abilità/ e spero che di me tu avrai pietà./ Ti prego fai come facesti quella sera/ che per vedermi ridere mollasti la primiera./ E mi cedesti gli ori e il settebello /convincendomi a seguirti in quel motello... :-D

m'hai fatto una proposta complicato, che presuppone risposto meditato (e la conferma ch'è un guaio non banale, sta dentro al fatto che sbaglio la vocale): perché in effetti l'idea di quel motello, mi rende allegro, come fossi brillo :)

In effetti per brillare, brilli... E a b(i)rilli poi si può giocare, dopo il motello, sulla sabbia del mare. Sarebbe bello... :-))

propongo d'invertire il ritornello: invece di condurti nel motello, andiamo sulla spiaggia a giochicchiare, che alticci come siam potrem ..godere, in santa pace la sinfonia del mare...

Eh, però che fatica questi ruoli invertiti/ con le donne all'attacco ed i maschi smarriti/ con le femmine a caccia e gli uomini a cuccia/ e noi "signore" sfacciate (nelle rime baciate)/ a trascinar poeti dentro fitti... canneti.../ Meglio i tempi che lei si recava alla messa/ e lui in fondo alla chiesa la credea sottomessa.../La credeva innocente e si sentiva potente/ mentre lei si dosava ed il tempo passava.../ Eran gli anni che amare prevedeva l'attesa... e l'altare./ Oggi? Massì: lei ci sta quasi al volo e lui - dopo - le chiama un tassì perchè vuole star solo./ Me lo dice la mamma: siete troppo aggressive!/ Me lo dice papà: siete troppo cattive!/ Me lo dico da me che qualcosa non c'è.../ (Che ne dici, Poè?) :-DDD

la simbiotica supposta sintonia, credo proprio che sia andata in avaria: io ti invito ad andare in riva al mare, a b(i)rilli ed a briscola giocare (con tutto quel che il gioco ci comporta, compresa, come sai, la mano-morta), e in luogo di sbrigarti ad accettare, ti metti con i versi a speculare (segno evidente che vuoi tergiversare). se poi tu preferisci ch'io sia "uomo", nel senso del tuo ultimo commento, ci metto un sol secondo a cambiar tono, e tassicuro che poi non me ne pento, dicendo: "chiudi il becco e vieni via: sarò il tuo Pericle, e tu la mia Aspasia!!"

Poeta mio furbetto (la parola "supposta" mi fa uno strambo effetto...) t'avverto che son femmina, nel senso più perfetto, sicchè io lascio a te di scegliere il giochetto. Non so se te l'ho detto, ma resta fare compere il mio gioco prediletto... (ho visto un braccialetto...). L'ho detto, e qui t'aspetto. Firmato - con immutato affetto - ElisabettO. :-D

mi sento un po' interdetto, mio caro ElisabettO. m'hai fatto trasognare, con l'animo volare: già ti vedea svestita, di curve disegnata, e invece, guarda qua, la vera identità, m'induce a rinunciare, al sogno mio sensuale: non è molto gentile, scoprir che sei virile; e non è affatto bello, saper ch'hai il manganello! :(((

Ma cosa vai a pensare??? Volevo far la rima, con quella "O" alla fine... (Tu guarda con le rime cose si riesce a fare! Volevo ben capire dove... si andava a parare!) Quindi sono donna e ci ho il certificato! Continuiamo a giocare, poeta mio adorato? :-))))

a illudermi riprendo, e son tando condendo. pero' il certificato, non è mezzo azzeccato, al fine di provare, ciò che si v'asserire. io sono diffidente, ed anche un po' prudente: mi renderò persuaso, solo se metto il muso, e adoperando il naso, il femminile annuso :)

Ah, mio Muso ispiratore, non lo avverti il mio sentore di perfetto femminino??? Mio sciocchino, ribadisco: non temermi neanche un poco mentre ti blandisco... e gioco! Sono Donna e faccio danni! Certo (...) donna un pò d'annata (...) perchè d'anni non ne ho pochi... Ma suvvia: c'è un'età che li spenga, certi fuochi? Non saprei dirti di no, e per te sarò un falò! :-DDD

come dirtelo, perdinci!, che più tu non mi convinci??? che ho da strofinare il naso, in un posto scelto a caso, della donna sedicente, con il ...cuore incandescente???? (e lo so che il fuoco è ardente, e che non si spegne più, manco con duecento idranti, dei pompieri di Viggiù)