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Al piccolo Lele


Questa mattina ho avuto l 'onore mio piccolo dolce Lele di accompagnarti a scuola "alla scuola dei grandi come dici tu" tesoro di "Mèla".Eh si perchè per te io sono "Mèla"e sono Mèla da quando cercavo di intessere nella tela della tua vita principi su cui impegnarti a divenire uomo.Ti guardavo e tu eri così fiero del tuo grembiule a quadri bianco e blu e con fare da Grande mi dici "Mèla voglio andare a scuola".Mi soffermo a pensare quanto lo scorso anno eri il mio birbante e quanti capricci facevi mai da me assecondati..il tuo ciuccio e la tua acqua "atte"(sei ancora convinto sia latte)da cui nn ti separi mai.Quegli oggetti a cui sari legato per il resto della tua vita per sentirti protetto,protetto da questo mondo che del tuo fare bambino non nè offre spazio.L'emozione di farmi condurre da te e di affacciarmi a quella che era la mia vecchia scuola d'infanzia..ohhhh...c'è ancora la vetrata, ci sono ancora le stesse porte..e il mio pensiero come per incanto mi abbandona trovando riparo verso ricordi profumi e flashback che porto nell'anima.Il giardino così curato, le mie recite,i miei vestitini così accuratamente intessuti e decorati dalle suore che mi rendevano all'educazione.E poi quelle scale..un luogo infinito come infinita è la riflessione sulla mia infanzia.E' strano come la magia di questa mattina mi riconduca a sentirmi per un attimo accanto a te una bambina.Entriamo in aula..e tu non ti separi da me..ed io invece devo pian piano farlo perchè sai mio piccolo dolce Lele devi iniziare a "camminare con le tue gambe!"anche se "Mèla"ti guiderà sempre da lontano.Mi dai un bacino e mi saluti.."Ciao Mèla!"io rimango dietro alla porta per sentire cosa dici e cosa fai e con passo lento e quasi impaurito dal lascito mi incammino continuando a guardare il mio regno d'infanzia..che magia mio Lele..grazie di avermi offerto i tuoi occhi per pochi istanti per guardare il tuo mondo.tua"Mèla".