a proposito di elliy

ancora a proposito del Natale...


Così, se la gente non facesse tante storie con il Natale, ci sarebbero meno tragedie. E' delusa, la gente, per forza. E questo scatena dei drammi. (...)Per forza la gente si esaspera. La tensione di quel lungo conto alla rovescia, al termine del quale deve scaturire la spensieratezza, tritura i nervi, alla gente. Da cinque settimane il vecchio con la barba bianca e l'abito rosso è su tutti i muri, gioviale e pieno di promesse. E' a prova di bomba, quel tizio. Eppure ha l'aria di uno che ci ha dato dentro per tutta la vita con il vino da quattro soldi. Ma non c'è niente da fare, è inossidabile. E a quanto pare non soffre nemmeno il freddo. Mai un raffreddore. E' un personaggio felice e beato, con gli stivali tondi e puliti.
 Non appena compare quel vecchio, la tensione sale progressivamente. L'intero Paese, succube, s'irrigidisce e si prepara all'inevitabile gioia. (...)Adamsberg si alzò lentamente e andò ad appoggiare la fronte contro il vetro appannato. Fuori, ghirlande di lampadine gettavano brevi lampi sui corpi dei barboni, congelati, rintanati negli angoli. Tentò di calcolare quanti soldi si fossero polverizzati così, per tre settimane, nel cielo di Parigi, senza che una sola moneta finisse in tasca ai vagabondi.Natale, la notte della condivisione.
(da La notte efferata - Fred Vargas)