a proposito di elliy

HO PAURA TORERO - di Pedro Lemebel - PAROLE AL PASSO su RADIO IMAGO


"Poi c’era la casetta macilenta,  un angolo di tre piani con una scala vertebrale che portava in soffitta. Da lì si poteva vedere la città in penombra, coronata da un velo torbido di polvere. Era una piccionaia, una ringhiera per stendere le lenzuola, le tovaglie e le mutande inalberate dalle mani marimbe della Fata dell’angolo. Nelle sue mattine di finestre spalancate, cantava “Ho paura torero, ho paura che stasera il tuo sorriso svanisca”.Tutto il quartiere sapeva che il nuovo vicino era così, una novellina dell’isolato un po’ troppo fissata con quella costruzione in rovina. Una mammoletta dalle sopracciglia increspate che venne a chiedere se per caso affittavano quel rudere terremotato all’angolo."
 "HO PAURA TORERO"di Pedro Lemebel
(Pedro Lemebel mentre autografa la mia copiadel libro, Festival della Letteratura di Mantova, 2008-ha scritto: "... con el cor en fiamme"!) Un romanzo in cui si intrecciano una indimenticabile storia d'amore e una divertita e tagliente satira sul Presidente cileno e la di lui moglie. Una storia d'amore per  scardinare pregiudizi e barriere, una satira per rivendicare il diritto alla vita, alla libertà.Questo, e molto altro ancora tra le pagine dell'intenso libro di cui parleremo...- MERCOLEDI' 10 febbraio, ore 21,30 - in una nuova puntata diPAROLE AL PASSO 
su RADIO IMAGOClicca qui per ascoltareE quando si parla d'amore... come possiamo non pensare a una persona, un'amica, una dolce ragazza che vive al di là dell'oceano ma che sentiamo tutti vicinissima, tanto da illuderci spesso di poterla davvero abbracciare?Ebbene, mercoledì sera tenteremo un esperimento transoceanico!In diretta dall'Argentina (che la tecnologia ci assista!), parteciperà alla puntata
Gabriela!che ha scelto i brani per la scaletta musicale! Eccoli: Charles Aznavour - Quel che si diceLucho Gatica – Besame muchoLucho Gatica – Sabor a miPedro Guerra – HogarPablo Milanés Victor Manuel – Yo pisaré las calles nuevamenteOlga Guillot – Tu me acostumbrasteMarife de Tirana – Tengo miedo toreroQuilapayun – El pueblo unido jamas sera vencidoSilvio Rodriguez – Te molesta mi amorCaetano Veloso – The man I loveE inoltre, un altro graditissimo ospite, un amico del sito BRAVIAUTORI:Carmelo Massimo Tidonaun giovane esordiente scrittore, che sarà con noi in collegamento telefonico per parlarci un po' di sé, del suo libro, dei suoi gusti letterari...***Qualche parola ancora su Pedro Lembeel, autore del libro oggetto della serata.Uno scrittore, un cineasta, un attivista del movimento omosessuale cileno, un "performer" che organizza eventi durante i quali utilizza video, fotografie, musica, poesia, per raccontare di grandi dolori e sofferenze, per tenere vivo il ricordo di tragedie impossibili da dimenticare, per rivendicare il diritto alla libertà, anche sessuale. Il tutto regalando anche sprazzi di ironia e autoironia, sorridendo.L'ho conosciuto nel 2008, in occasione del Festival della Letteratura di Mantova, ho assistito alla presentazione del suo libro e a una delle sue "performance"... e non l'ho più dimenticato.  
"Ah! Come l’amava, come riusciva a provocarle quel brivido, quella goccia di brina che le scorreva sulle spalle. Come riusciva a ridurla così, a lasciarla così, tutta tremante e piovosa, inzuppata come un lenzuolo nella tormenta. Sono una vecchia pazza, si disse, sentendosi effimera come una goccia d’acqua nel palmo della sua mano." "Perché le lacrime delle fate non avevano identità, colore, sapore, non irrigavano nessun giardino d’illusioni.Le lacrime di una fata orfana come lei non vedevano mai la luce, non si sarebbero mai trasformate in mondi umidi asciugati dalla carta assorbente delle pagine letterarie. Le lacrime delle fate sembravano sempre finte, lacrime interessate, pianto di pagliacci, lacrime artificiose, complemento esteriore di emozioni eccentriche.""Immancabilmente, quell’argomento riusciva a commuoverla, quando ascoltava le testimonianze radiofoniche ricamando lenzuola per la gente ricca, con rose senza spine.Le spezzavano il cuore i singhiozzi di quelle signore che frugavano tra le pietre, bagnate fradice sotto i getti del cannone ad acqua, che chiedevano dei loro cari, che bussavano a porte di metallo che non si aprivano, respinte da un fiotto d’acqua davanti al Ministero della giustizia, aggrappate ai pali, con le calze rotte, tutte spettinate, con le mani strette al petto per non farsi strappare da quell’acqua scura la foto attaccata al cuore." Mercoledì 10 febbraio, ore 21.30 Parole al Passoclicca QUI per sintonizzarti!