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Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita - Giulio Cesare Giacobbe


Se qualcuno mi ha regalato questo libro, un motivo ci sarà...
uhm... lo sto ancora leggendo, mi piace spulciarlo qui e là... ecco alcuni passaggi.Dicesi "sega mentale"il pensare a cose che non hanno attinenza con la realtà.A te sembrerà da questa definizione che allora le seghe mentali tu non te le fai mai.Questo tuo pensiero è un esempio tipico di sega mentale.Esiste però una distinzione, tra sega mentale benefica e sega mentale malefica.La sega mentale che dà piacere è beneficaUn tipo particolare di sega mentale benefica è il pensiero creativo.Il mondo reale non ti piace?Te ne inventi uno nel quale ci stai da papa.Certo, inutile negarcelo, sono tutte fughe dalla realtà.Ma sono bellissime.Ci fanno godere, ci fanno stare bene, ci danno sollievo.E quindi sono, per noi, benefiche.Attenzione, però. Le seghe mentali sono come i funghi: quelli velenosi uccidono; quelli non velenosi se ingeriti in grande quantità fanno venire il mal di pancia.La sega mentale che dà sofferenza è maleficaLa sega mentale malefica consiste nell'identificazione dell'Io con un suo simbolo e nella creazione di sofferenza in seguito alla supposizione di minaccia a tale simbolo estesa all'intero Io.***I due mondi.Esistono due mondi: il mondo della mente e il mondo della realtà. (...)Noi non abbiamo una rappresentazione oggettiva della realtà ma soltanto e sempre una rappresentazione soggettiva di essa, derivata dal condizionamento della nostra esperienza precedente, registrata nella nostra memoria. (...)il mondo della realtà è realeil mondo della mente non è realePer vedere la realtà com'è, noi dovremmo smettere di pensare, e cioè smettere di farci condizionare dall anostra memoria. Il che si ottiene soltanto sviluppando un controllo della mente capace di non farci condizionare dai nostri stessi pensieri. Roba che soltanto un Buddha è capace di fare (Non disperare. Sto appunto scrivendo Come diventare un Buddha. Uscirà fra non molto). Normalmente noi siamo completamente condizionati dal nostro pensiero, non soltanto nel senso che alteriamo la lettura della realtà, ma soprattutto nel senso che siamo immersi nei nostri pensieri e la realtà non la vediamo nemmeno.La cosa tragica è infatti che noi viviamo normalmente nel mondo della nostra mente e non nel mondo della realtà, tanto più quanto più soffriamo di nevrosi.E gli oggetti del mondo della nostra mente non sono reali, sono banalmente creazioni fantastiche della nostra mente.Che però noi scambiamo tragicamente per reali.Ecco la base e la materia della nostra sofferenza.Appunto, le seghe mentali.(Giulio Cesare Giacobbe - Come smettere di farsi le seghe mentalie godersi la vita)... e torniamo al punto di partenza? Perchè mai mi avranno regalato questo libro? Forse che... oppure... ma se... invece, no, penso che...  
grazie Sabin!