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Fancy - Ode alla fantasia - John Keats


 
Lascia sempre vagare la fantasia,È sempre altrove il piacere:E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,Come le bolle quando la pioggia picchia;Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,Per il pensiero che davanti ancor le si stende;Spalanca la porta alla gabbia della mente,E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo. Dolce fantasia! Libera sii per sempre!Son rovinate dall’uso le gioie dell’estate,E appassisce il godimento della primaveraCome i suoi fiori. Anche le bocche rosseDei frutti autunnali quando tra le nebbieE la rugiada ardono come fanaliSaziano a gustarle: e dunque, che fare?(...) Ogni cosa è rovinata dall’uso:Dov’è la gota che troppo guardataNon sia appassita? O la fanciullaLa cui bocca matura non sia intristita?C’è forse un occhio, sia pur color del cielo,Che a lungo andare non stanchi? C’è forse un voltoChe in ogni luogo vorremmo incontrare?Una voce, sia pur dolce, che sempreSia dolce udire? Si scioglieSolo a toccarlo, dolce, il piacere...(...) Lascia sempre vagare la fantasia,È sempre altrove il piacere. (Da "Fancy" di John Keats - dicembre 1818)per leggere la versione completa dell'odecliccare QUI