Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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ISTRUZIONI A UN CUOCO ZEN

Post n°342 pubblicato il 11 Giugno 2011 da elliy.writer

Nel lavare il riso, levate tutta la polvere. Nel farlo, non perdete neppure un chicco di riso. Quando esaminate il riso, guardate contemporaneamente la polvere; quando esaminate la polvere, guardate anche il riso. Osservateli entrambi con attenzione. Allora, preparerete naturalmente un pasto che contiene i sei sapori e le tre qualità.

(...) In seguito, non dovreste buttar via con noncuranza l'acqua che rimane dopo la pulitura del riso. Nei tempi antichi si usava un sacco di tela per filtrare l'acqua prima di gettarla. Quando avete finito di lavare il riso, mettetelo nella pentola. State particolarmente attenti che non ci cada per caso un topo. Non permettete assolutamente a chiunque capiti in cucina di frugare o guardare nella pentola.

(...) Dice un vecchio proverbio: "Considerate la pentola la vostra testa; considerate l'acqua il vostro sangue".

da "Istruzioni a un cuoco zen"
Dogen - Uchiyama Roshi
(traduzione dal giapponese di Thomas Wright)

*
*

E' un libro che ho preso in prestito da una piccola biblioteca e che ho appena iniziato a leggere. Non so se e quando riuscirò a finire di leggerlo, così, nel frattempo, qualche assaggio...

 
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Commenti al Post:
belf9
belf9 il 11/06/11 alle 20:38 via WEB
L'idea del topo è inquietante... ma si tratta di consigli di qualche secolo fa, almeno spero :-)))).
Ciao Elliy :-)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/06/11 alle 22:29 via WEB
Il topo è di qualche secolo fa, sì. Leggo nella seconda di copertina che Dogen Zenjii (1200 - 1253) è il fondatore della scuola di Zen Soto in Giappone e uno dei filosofi più importanti nella storia del Buddhismo... preciso che io non conosco il Buddhismo e non so molto nemmeno della cultura giapponese. Quindi continuerò a leggere... :)
(Rispondi)
Lolablu7
Lolablu7 il 11/06/11 alle 20:58 via WEB
Per quello che mi ha raccontato mia sorella,innamorata della Cina, non molto è cambiato dalle abitudini del passato. E' un mondo particolare che va accettato così com'è, anche se per noi non è facile;ma il fascino è proprio in questo.Racconta, racconta...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/06/11 alle 22:38 via WEB
Dunque, in questo libro il saggio di Dogen (giapponese) è unito all'interpretazione moderna di Uchiyama e il tutto viene tradotto da Thomas Wright il quale nell'introduzione racconta quanto sia stato complesso il suo lavoro: ha impiegato un anno per la prima traduzione del testo e gli otto anni successivi per perfezionarla. Dice "Chi si occupa di tradurre testi buddhisti (o testi di qualsiasi religione) dovrebbe innanzitutto conoscere la base da cui sono nati e, in secondo luogo, per comprenderli bene, deve acquisire una profonda conoscenza del loro contenuto praticando quel che insegnano. Altrimenti diventa solo un 'traslitetratore', qualcuno che cambia semplicemente il significato superficiale delle lettere di una lingua in quelle di un'altra".
A pensarci, è lo stesso problema che si presenta ad esempio nella traduzione della poesia, no?
E comunque penso che, al di là della religione, queste "istruzioni" possano essere utilmente applicate anche nella vita moderna... in fondo stiamo tutti i giorni lì a cucinare e rimestare la nostra vita, no?
... quanto chiacchiero stasera... ) baci!
(Rispondi)
 
 
Lolablu7
Lolablu7 il 13/06/11 alle 16:26 via WEB
Ops! Pardon!Parliamo di Giappone,non di Cina!Mi sono distratta;e pensare che riferimenti Zen e cucina giapponese a casa mia sono quotidianità!Proprio l'altro giorno mi sono tagliata con un coltello giapponese(un santoku) e ti assicuro che è stata un'esperienza terribile.!Il commento,comunque, non cambia, anche se il contesto cui si riferisce è ben altro. Come sono belle le tue chiacchiere!:-))
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/06/11 alle 21:40 via WEB
Invece in casa mia la quotidianità è la pasta olio e parmigiano! Altro che santoku, non so cosa sia :) Grazie per la pazienza nell'ascolto delle chiacchierine :))
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Lolablu7
Lolablu7 il 14/06/11 alle 22:25 via WEB
Le atmosfere giapponesi le ha introdotte mio figlio, io continuo a cucinare carbonara, melanzane ripiene, polpette e...Il Santoku è un coltellaccio spaventoso ed infido!:-))
(Rispondi)
roseilmare
roseilmare il 11/06/11 alle 22:09 via WEB
E' un periodo che i topi me li ritrovo dappertutto, specie nei sogni. Avrà un significato? Invece io non amo la Cina, forse sono una delle poche. Mi piace il proverbio che invita all'autonomia di pensiero. Ognuno deve rivendicare il diritto di pensare e agire autonomamente senza condizionamenti alcuni. In questo consiste la libertà. Ciao Elliy.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/06/11 alle 22:44 via WEB
I topolini nei sogni? chissà... magari avresti voglia di un succulento panino col formaggio :) Vero è che di sorci nella vita se ne incontrano parecchi, eh? Ma dobbiamo tenerli lontano dal nostro riso, fuori dalla nostra pentola :) Ciao Ros!
p.s. - questo testo fu scritto per i discepoli diretti di Dogen, che vivevano con lui in un monastero del Giappone medioevale... come non rimanerne affascinati?
(Rispondi)
 
 
roseilmare
roseilmare il 12/06/11 alle 17:01 via WEB
Di sorci se ne incontrano tanti e dove meno te l'aspetti. A volte si camuffano... difficile allora tenerli lontano dalla nostra pentola. Ciao Elliy.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/06/11 alle 21:43 via WEB
Già... difficile. Un po' di esperienza e di disincanto ci potranno aiutare? Ciao Ros!
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 11/06/11 alle 23:58 via WEB
Non ho capito bene la faccenda del topo... noi oggi pensiamo che la raccomandazione fosse di natura igienica,invece lo scrittore poteva essere preoccupato per il topo , oppure che il topo mangiasse il riso!La faccenda della pentola , invece mi ricorda il mio vecchio Prof di Latino: " la vostra testa è come una pentola, ci sta solo una cosa alla volta!" Vuoi vedere che aveva qualche origine cinese? Boh! :))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/06/11 alle 20:45 via WEB
Vedi che bella apertura mentale! Può anche essere una interpretazione, in fondo i topolini sono anch'essi creaturine dell'universo e quindi da difendere e proteggere, anche loro avranno famiglia, no? una fidanzata da qualche parte, un portafoglio di groviera sul cuore... Dovremmo liberarci anche di questo pregiudizio per poter entrare in armonia con il creato :)
(Rispondi)
ilike06
ilike06 il 12/06/11 alle 00:07 via WEB
gli assaggi sono sempre ben accetti :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/06/11 alle 20:46 via WEB
Gli assaggi possono ingolosire e farci desiderare di gustare in pieno il cibo proposto oppure... oppure farci decidere che meglio sarebbe cambiare pietanza :)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 14/06/11 alle 07:01 via WEB
sono troppo golosa (in tutti i sensi) perché accada ciò che dici nella seconda ipotesi ;-)
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 12/06/11 alle 08:50 via WEB
Sempre quando sto cucinando il riso il mio primo pensiero è tenere lontani i topi!Assolutamente!!! :D Scherzi a parte,i topi s'insinuano facilmente nel nostro riso e nella nostra vita,son sempre lì lì, e tenerli a bada è un lavoro a tempo pieno...:)Un abbraccio Ellina
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/06/11 alle 20:49 via WEB
Un lavoro a tempo pieno, oggi come ottocento anni fa... Saggezza senza tempo e senza frontiere. Felice di leggerti Tesi :)
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 12/06/11 alle 10:51 via WEB
Tralasciando il topo, che ha già suscitato sin troppi commenti,(a quei tempi non era insolito vedere circolare un topo per casa), mi soffermo su altre cose interessanti e irrisolte.
Preparare un pasto che contiene i sei sapori e le tre qualità? Ma quali?
In quel tempo non si buttava via nulla, neanche l'acqua del riso; ora siamo nell'era dell'usa e getta!
Non permettere a nessuno di frugare o guardare nella pentola: Qui in Sicilia si traduce nel "fatevi i fatti vostri e camperete cent'anni" e quindi risulta ancora valido.
Il vecchio proverbio cinese, occidentalizzato, credo che ci inviti a dare assoluta importanza anche alle piccole cose, ai piccoli gesti e a tutto ciò che ci sembrerebbe di infima importanza, ma, confezionato insieme a tutte le altre piccole cose della vita, costituisce poi la "Vita"
Lo zen, per quello che ne so, è una filosofia e una pratica di vita che ci invita a concentrarci e dare grande risalto e importanza anche alle piccole cose quotidiane, quelle che facciamo quasi per abitudine e senza accorgercene.
Personalmente la ritengo una valida teoria, se occidentalizzata, però.
Non dimentichiamoci che siamo nati e cresciuti in altri ambienti culturali e quindi non possiamo strappare con facilità le nostre radici, nè scimmiottare usi e costumi altrui, ma solo trarre qualche saggio insegnamento da un'insieme di teorie di pensiero che non sono nate con noi o da noi. LO zen è solo una di queste.
Mi sono reso conto solo ora di avere tracimato con il mio commento, avrei dovuto dire all'inizio, se non vi va di perder tempo, saltatelo. Ma so che siamo esseri liberi, almeno in queste piccole cose, e ognuno farà come meglio crede.
Baci e buona domenica.
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 12/06/11 alle 13:02 via WEB
concordo con sabin , il discorso dei 6 sapori e delle 3 qualità è quanto mai interessante ,magari quando ti si sveleranno illuminaci ellina !
In quanto allo Zen penso che la sua occidentalizzazione si traduce nell'imperativo : "provate a vivere con la pensione , o con i salari attuali !" ( in Italia ci sono già decine di milioni di seguaci ...)Ciao Ciao :))
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/06/11 alle 21:09 via WEB
"I sei sapori sono: amaro, agro, dolce, salato, insipido e piccante. Le tre qualità sono leggero e flessibile, pulito e armonioso, coscienzioso e accurato." ... questo dalle note a fine libro.
Riusciremo mai a mettere tanta cura e attenzione nelle nostre azioni, saremo mai capaci di preparare un pasto così?
Ciao Socrate :))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/06/11 alle 21:02 via WEB
Sabin, non si tratta di scimmiottare nulla infatti, ma di restare in ascolto, secondo me. Più volte mi è capitato di imbattermi in persone che mi parlano di discipline diverse, di modi di vivere e di essere altri rispetto ai nostri abituali. Io un po' sono curiosa e un po' interessata e cerco di ascoltare, di apprendere il più possibile, pur continuando a fare e a farmi domande, e senza mai omettere un pizzico di cinismo.
Per esempio, cosa dire della questione del riso e della polvere? A prescindere da quello cui Dogen intendeva riferirsi, quanta polvere si mischia ogni giorni al nostro riso? E noi riusciamo a dividere l'uno dall'altra, senza perdere chicchi di riso e senza perdere di vista la polvere? E stiamo attenti a non buttare via con superficialità l'acqua del lavaggio? Ma, soprattutto... di che cosa stiamo parlandooo??? ahahahah! ciao Sabin :)
(Rispondi)
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 12/06/11 alle 22:28 via WEB
Fatalità! Oggi a pranzo ho mangiato riso, ma adesso ho deciso di bandirlo per qualche tempo dalla mia tavola; così evito anche problemi di polvere e di acqua da buttare e, per semplificarmi la vita mi cerco un buon ristorante dove preparano piatti con sei sapori e tre qualità.
Semmai dovessi riuscire nell'intento, penso che mi avvicinerò abbastanza alla serenità di vita stile zen.br> Ma domani ci saranno ancora uffici affollati, ingorghi stradali, scioperi, soldi da spendere malvolenteri, persone che quando ti incontrano pur conoscendoti non ti salutano nemmeno o non ti regalano un sorriso, e così via?
Di sicuro ho una bella visita dal dentista già programmata da un bel pò di giorni.
Meglio dormirci su. Buonanotte.
:-)
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/06/11 alle 21:48 via WEB
Bene, hai almeno due possibilità:
a) sgrunt, oggi devo andare da quel cavolo di dentista, mettermi lì a bocca spalancata e poi spalancare pure il portafogli!
b) finalmente! oggi andrò a lucidare il mio sorriso e così con esso illuminerò e contagerò tutti gli affollatori di uffici, gli ingorgatori di strade, gli scioperanti e gli scioperati, gli avaroni e gli spendaccioni.... :)
p.s. - certo, c'è da dire che anche il sorriso del dentista sarà più lustro, dopo.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 13/06/11 alle 22:10 via WEB
Oggi il dentista ha visto solo la mia radiografia completa delle arcate dentarie e ti assicuro che mentre mi diceva "quì c'è un bel pò di lavoretti da fare" mi ha fatto un sorriso che gli ha illuminato tutto il volto.
Ma forse non era quello il tipo di sorriso a cui alludevo nel mio commento precedente! :(
(Rispondi)
 
 
 
socrate52
socrate52 il 13/06/11 alle 22:58 via WEB
hai tutta la solidarietà da uno che comunque pensa che dal dentista , il momento del pagamento sia il più bello! Ciao sabin :)) Un bacione ad ellina !
(Rispondi)
sciu_sciu
sciu_sciu il 13/06/11 alle 17:29 via WEB
Considerate la pentola la vostra testa....mi piace!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/06/11 alle 21:49 via WEB
Interessante, sì. Mi viene da pensare alla cura necessaria per nutrire il corpo, ma anche lo spirito!
(Rispondi)
Macchiaccia
Macchiaccia il 14/06/11 alle 01:32 via WEB
Ecco perche non mi riesce mai di preparare un buon risotto ! devo stare piu attento ai topi ! Chi l'avrebbe mai detto....
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 14/06/11 alle 21:50 via WEB
Uhm... pare che in città ne siano mancati parecchi di recente... ora capisco... :)
(Rispondi)
 
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 15/06/11 alle 21:13 via WEB
eh si, sai..la crisi, mi son dovuto adattare ! :D
(Rispondi)
lorifu
lorifu il 14/06/11 alle 21:31 via WEB
E' un invito all'attenzione della quale spesso sottovalutiamo l'importanza. L'attenzione per gli altri, per se stessi, per la propria persona, per quel che si fa, quel che si studia, quando si lavora, quando si fa sport, quando si passeggia è la chiave per affrontare la vita con una marcia in più, la marcia della consapevolezza. :-)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 14/06/11 alle 21:51 via WEB
La mia insegnante di Feldenkrais ripete spesso che la consapevolezza ci fornisce possibilità di scelta. L'attenzione e la cura costano, ma ripagano ampiamente :)
(Rispondi)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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