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RICORDO UN AMICO

Post n°2 pubblicato il 03 Maggio 2007 da elmonas

...non credevo, ma soltanto dopo mi son reso conto di quante cazzate mi aveva raccontato i primi tempi. Aveva, questo amico mio, una scusa per tutto, un motivo per tutto, una spiegazione per tutto.Io invece ero dotato soltanto di tanta fiducia da elargire. Paolin era così, e così ero io. Lui raccontava e io ascoltavo. ascoltavo di quei segni sui bracci fatti durante il servizio di leva per passare il tempo, osservavo lo sguardo che sapeva divenir gelido in un attimo, condividevo lo spasso dei racconti, apprezzavo lo sforzo che faceva per imparare la nostra lingua, mi divertiva l'impegno che metteva nel farmi imparare la sua, a me che non fregava niente e l'unica motivazione era data dallo stare con lui. Lavoravamo ma lo facevamo in compagnia e non ci pesava, lui non era sempre con me aveva manzioni differenti, allo straniero gli venivano riservati solo lavori privilegiati quelli più duri quelli più sporchi i; a me andava bene: il culo non me lo facevo...e andava bene così, e non portava nemmeno rancore Paolin: appena soli facevamo di tutto, lotta(cazzo, non vincevo mai, ma come caspita faceva ad avere tutta quella forza), corse, lavoro, scherzi ma più che altro grandi discussioni.Fu durante una di  queste che Paolin  mi raccontò che il militare non era proprio  come lo aveva raccontato e così quasi tutto venne ritrattato. C'era stata la guerra, con le sue brutture, la trincea con le sue attese e le sue paure, gli spari d'avvertimento e le uccisioni, le fughe e gli attacchi , e tutto è gia storia.L'allegria divenne angoscia, i sorrisi  lacrime.  Paolin un Amico. E fu così per molto ancora, almeno fino a quando non arrivarono gli altri amici, i vecchi amici. Gli amici ci vogliono sempre un gran bene e si prodigano in mille modi affinchè possiamo capire come veramente stanno le cose . Loro le avevano gia capite, le cose. Adesso toccava a te..Pensa alla fortuna che hai avuto ad incontrarli. Gli frequenti di notte...il giono dormono, e la notte è strega e magia. E tu caro mio amico ti sei fatto stregare da quella magia e hai cominciato a lavorare la notte ed a dormire di giorno. Ma il tuo cuore ti ha fatto capire e sei fuggito. Prima sei venuto a salutare un vecchio amico, e te ne sei tornato nella tua terra d'origine. Ma il destino ha la voce forte e se scappi per non sentirti chiamare lui spiega le ali e ti viene a cercare .Per non farsi riconoscere prese le sembianze di tua sorella , ti chiese un favore, la casa non era ancora terminata e aveva bisogno ancora di un pò di luce per finire di sistemare poche cose ancora. Si sta facendo buio, puoi andare a fare quello che tante volte hai fatto. Tardavi, ti son venuti a cercare ed eri lì adagiato a terra vicino al solito traliccio con il cavo dell'alta tenzione, appena reciso, che ondeggiava a mezz'aria in una macabra danza. Buon viaggio amico mio.

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