Nessuna promessa

TRASFERIMENTI


Oggi Monsignor Giancarlo Maria Bregantini lascia Locri, di cui è stato il vescovo per oltre 13 anni. 13 anni in cui non ha mai smesso di tuonare contro la 'ndrangheta, anche quando non era di moda, e la Calabria era una terra più dimenticata di ora.Bregantini se ne andrà a Campobasso, farà il vescovo metropolitano: è  una sorta di promozione. Il risultato, però, è che la Calabria perde uno dei punti di riferimento nella lotta alla 'ndrangheta, uno, che, per intenderci, ha invitato i parroci a non ammettere alla cresima  chi intendeva presentarsi all'altare con un padrino legato ai clan ma anche uno che faceva lavorare nelle cooperative agricole create in Aspromonte i figli di membri di spicco delle famiglie della 'ndrangheta, perchè, parole sue,  "nessuno deve restare escluso".Bregantini ha accettato il trasferimento con "dolorosa obbedienza". Chi l'ha presa un po' meno bene è stato invece il governatore della Calabria Agazio Loiero e i tanti calabresi che sulla forza morale di Bregantini facevano affidamento.
Di lasciare la Calabria, invece,  non ne vuole sapere  il pm Luigi De Magistris, che indaga sulle collusioni tra  'ndrangheta e potere economico, politico e giudiziario. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha chiesto al Csm che venga trasferito d'urgenza. Lui si ribella. Gli viene tolta l'inchiesta cui sta lavorando da due anni. Ma di andarsene non ci pensa proprio.Due persone diverse, Bregantini e De Magsitris, ma che hanno in comune il rifiuto del compromesso morale. Qualcosa di cui la Calabria di oggi ha disperatamente bisogno.www.ammazzatecitutti.org