Nessuna promessa

LA CORSA DI SCHUMI


Meglio di uno spot. Schumacher rischia di perdere l'aereo, ma non perde il controllo della situazione: si mette alla guida del taxi, spodestando il tassista, e con una serie di sorpassi riesce ad arrivare in tempo in aeroporto, sale su un jet privato, e si presenta in perfetto orario all'appuntamento con il Ferrari Team. Il taxi driver che si è seduto di fianco al sette volte campione del mondo di Formula Uno ha raccontato estasiato che Schumi ha guidato per 30 chilometri come se non ci fossero curve. Manco dovesse timbrare il cartellino. Era in Germania con la sua famiglia per ritirare un cagnolino da regalare alla figlia di 8 anni, Gina Maria. Nel tragitto, ha trovato pure il tempo di fermarsi per uno spuntino al Burger King. Una prestazione da urlo.Pensate, però, a cosa sarebbe successo se Schumi si fosse trovato in Italia. Il tassista di fronte alla richiesta del campione tedesco avrebbe protestato perchè per guidare un taxi ci vuole la licenza, mentre una colonna di Tir  in autostrada avrebbe bloccato la corsa. Arrivato in aeroporto, una brutta sorpresa: sciopero e volo cancellato. E a quel punto Schumi, forse, avrebbe pronunciato le stesse parole, non proprio cortesi,  che hanno riempito la bocca di tanti italiani in questi giorni.