Nessuna promessa

MENTANA IS DIFFERENT?


Che cosa può aggiungere la descrizione dell'agonia di Francesco e Salvatore, i due fratellini di Gravina, 9 e 11 anni, scomparsi nel giugno di due anni fa e trovati morti in fondo al pozzo di una masseria abbandonata? Non si tratta forse di una storia già di per se' tragica? A che serve sapere che sono stati trovati segni di unghiate su muri? Che uno dei due si è mosso nella cisterna nel tentativo disperato di trovare una via d'uscita? Ieri Enrico Mentana ha dedicato una puntata di Matrix alla ricostruzione della vicenda di Gravina. Ad ogni domanda posta, Mentana precisava di non voler entrare nel macabro, di non voler romanzare, di non voler addentrarsi troppo nella descrizione di particolari morbosi.  In realtà, per forza di cose, la trasmissione ha poi preso quella piega. Basta pensare che tra gli ospiti c'erano il crimonologo Massimo Piccozzi e Gianrico Carofiglio, pm e autore di romanzi gialli. Persone contro cui non nulla, ma se s'invitano uno che ispeziona scene del crimine e uno scrittore di gialli, come si può affermare di non voler romanzare, aggiungendo orrore all'orrore? E così, il buon Mentana, ha preso due piccioni con una fava: gli ascolti di un pubblico che si nutre sempre più di morbosità, e l'aurea di giornalista corretto che da sempre lo accompagna. Perfetto, no?