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Contratti e salari: patto di ferro tra imprese e governo


«Darsi e mantenere un obiettivo chiaro di riduzione dell’inflazione è un fatto positivo». In altri termini: «Non possiamo rassegnarci a subire la crescita dell’inflazione come fosse un fenomeno ineluttabile». In altre parole ancora, e per essere chiari, all’assemblea annuale di Assolombarda la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia difende il tasso di inflazione all’1,7% previsto per quest’anno dal Dpef del governo, quello contestato dai sindacati perchè colpisce lavoratori e pensionati. Che, a conti fatti, si ritroverebbero con mille euro in meno in due anni, come quantificato dal leader della Cgil Guglielmo Epifani. Il ministro Tremonti ha invitato a telefonare alla Bce, scaricandole tutte le responsabilità circa i riferimenti inflazionistici. Marcegaglia non arriva a tanto, però: «L’inflazione deriva in gran parte da fattori internazionali - dice - che non possono venire scaricati sulle imprese». Piuttosto, sui lavoratori. «No a spirali prezzi-salari», chiede più volte Marcegaglia dal palco dell’assemblea che più conta in Confindustria. Si parla molto di Expo 2015, quest’anno: ovvio, vista la vittoria di Milano. Ne parla la presidente di Assolombarda Diana Bracco, il sindaco Moratti, il governatore Formigoni, il presidente della Provincia Penati, tutti per definirla «un’occasione straordinaria». Ne parla anche Marcegaglia, ma il discorso scivola, e resta, sull’attualità. Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76552