Piccolo mondo

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Il silenzio non è silenzio, non è assenza di linguaggio. Quando pensiamo ad esso spesso e volentieri ci immaginiamo un orizzonte privo di comunicazione. Il silenzio è assenza di parole nel quale ci adagiamo per trovare riposo...Viviamo infatti in una società in cui tutti parlano, dicono la loro, ma nessuno ascolta. Se non esistono più gli ascoltatori, sostituiti da un pubblico compiacente e acritico, non esiste più comunicazione. L’ascoltatore è stato sostituito dalla pubblica opinione, ovvero dalla circolazione di alcune idee, che la maggior parte delle persone, senza averle ascoltate, si limita a ripetere pedissequamente. Sono saltati i meccanismi che regolavano la funzione dell’ascolto e di conseguenza ne è nata incomunicabilità.Ma è stupendo quando racconti la "verità" e il tuo ascoltatore capisce tutto ciò che vuoi trasmettere... Racconta la tua esperienza, descrivila. E così facendo dirai qualcosa che potrà servire a chi ti ascolta. Non ti mettere a discutere dei principi di tale verità. Se di questa verità farai un assoluto risulterai "insistente".Tu della verità puoi raccontare solo la tua personale esperienza, quanto lei ha deciso di riservarti e questo non è un assoluto, la Verità è assoluta, quello che tu puoi dire sulla verità è vero, ma è pur sempre relativo. Quindi non farle ombra, con i tuoi pensieri e le tue parole, non coprirla con le tue dissertazioni filosofiche.