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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

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INCENERITORI

Inceneritori:La legge di Lavoisier applicata ai rifiuti: La legge di Lavoisier (o di costanza delle masse nelle reazioni chimiche) ci dice che “la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante”. Il che significa che è possibile trasformare le sostanze, ma non annullare la loro massa. Dalla combustione di una tonnellata di rifiuti bruciata si ottengono complessivamente circa due tonnellate di sostanze: - una tonnellata di fumi - 280kg/300kg di ceneri solide, cancerogene, da smaltire in discariche speciali - 30 kg di ceneri volanti (estremamente tossiche) - 650 kg di acqua sporca (da depurare) - 25 kg di gesso Nel processo di incenerimento, ai rifiuti da bruciare occorre infatti aggiungere calce viva e una rilevante quantità di acqua. Nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma, viene insegnato in seconda media, eppure, in modo bipartisan, i nostri politici sono ancora suggestionati dal “mito prometeico”.
 

HERMANN DALY

Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")

1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili

 

 

NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto presenti sul blog sono dei rispettivi autori, nel caso violino i diritti d'autore saranno rimosse in seguito a pronta comunicazione.
 

 

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Ordinaria Inciviltà

Post n°768 pubblicato il 14 Novembre 2012 da emergenzambiente
 
Foto di emergenzambiente

Foto di emergenzambiente

Pubblichiamo questo illuminante racconto, che fotografa in maniera inequivocabile come anche semplici comportamenti registrino l'assenza di rispetto per le più elementari regole di convivenza. La banalità del male, parafrasando H. Arendt, è sempre un segnale preoccupante, forse il più preoccupante.

Domenica 11 Novembre, i soci della sezione Maiella del CAI ( Club Alpino Italiano) di Chieti, hanno effettuato l'escursione da Serramonacesca CH, all'ermo di Sant'Onofrio, a quota 725 metri s.l.m.
L'eremo si trova nelle vicinanze dell'Abbazia di San Liberatore a Maiella ed è stato edificato dai Benedettini che lo usavano come luogo di preghiera per i frati eremiti.
I benedettini per la realizzare l'eremo hanno sfruttato una cavità naturale che hanno chiuso con un muro.
Anticamente il tetto era più basso e si vedono ancora sulla roccia i buchi che lo reggevano.
Alla fine della guerra, nel 1948, un certo numero di fedeli ha modificato l'eremo secondo il modello attuale, posizionando anche una campana.
L'eremo è sempre aperto e molto frequentato. Sul lato destro dell'altare è ricavato un giaciglio detto "Culla di Sant'Onofrio" sul quale ancora oggi i fedeli si sdraiano per guarire dal mal di pancia e dalle febbri ostinate secondo l'antico rito della litoterapia.
La Litoterapia è un metodo che utilizza l'azione benefica delle pietre usate come medicina alternativa.
La litoterapia è in grado di liberare un dato metallo nell'uomo dove, o per assenza o per diminuita attività di un processo enzimatico, ciò non si verifica naturalmente.
La roccia dove uno si sdraia, probabilmente "quarzo ialino", per molti secoli è stato considerato un materiale dotato di formidabili poteri magici e di culto che allontana il male.
Il 12 Giugno è la festività di San Onofrio e numerosi fedeli raggiungono l'eremo, ascoltano la Messa con molta devozione e si bagnano alla fontana la cui acqua è ritenuta salutare.
I monaci hanno realizzato sul sentiero, a tratti roccioso, degli scalini per rendere più agevole il percorso.
I colori autunnali del bosco, l'acqua sorgiva, la giornata calda, il sentiero, hanno suscitato alle persone partecipanti all'escursione, in questo ambiente meraviglioso, una pace e meditazione che purtroppo mancano nell' habitat delle città.
All'improvviso...però, queste sensazioni sono state interrotte da un rumore di motori.
Ci siamo fermati e dal bosco sono usciti tre centauri, chiamiamoli così, che procedevano veloci sul loro mezzo... tanto è vero che ho dovuto fermarli chiudendo il sentiero. C'erano bambini, il sentiero era stretto e abbastanza pericoloso verso la valle, ma hanno solo rallentato e proseguito nella loro "corsa adrenalinica".
Sembrava passato il pericolo..., ma ecco altre tre moto...

Chi sono?
Sono appassionati di enduro, che usano strade forestali, mulattiere e sentieri di montagna infischiandosi dei divieti dei parchi nazionali.
Il problema non è solo sui monti e parchi dell'Abruzzo, ma in molte altre regioni c'è questa abitudine.
Esistono le leggi, i regolamenti dei parchi, le ordinanze dei sindaci e "chi più ne ha più ne metta", ma chi li fa osservare? I vigili urbani... o la polizia provinciale con funzione ambientale... o la forestale! Purtroppo non ho mai la fortuna di incontrarli!
Le motociclette da enduro fuoristrada, quelle che impazzano in montagna, non potrebbero circolare sulle strade aperte al traffico, essendo sprovviste di impianto di illuminazione (fari), indicatori di direzione, targa, terminale di scarico e pneumatici omologati...invece i motociclisti transitano per le strade, senza che nessuno li contravvenzioni.... dopo che si sono divertiti in montagna, per tonare alle loro case.
Queste moto oltre a disturbare, ad inquinare, fanno male anche alla flora e alla fauna.
E l'ambiente? I sentieri, le mulattiere...l'erosione del terreno tagliata dalle ruote,con la pioggia e l'acqua che ci scorre dentro, determina un'azione erosiva che approfondisce e allarga i solchi.
E' urgente prevenire ed educare,non si può più tollerare!
Giorni fa ho fatto un'altra segnalazione al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
I forestali mi hanno evidenziato che sono pochi, il territorio è vasto e i mezzi, per mancanza di denaro, hanno difficoltà a rifornirsi di benzina.
Ammesso che è vero, perché non si posizionano le sbarre chiuse e non "bypassabili" sulle tante carrarecce, troppe...che hanno danneggiato le montagne, così da impedire ai mezzi di entrare nei parchi?
Inoltre, perché i forestali e gli agenti della provincia non fanno i sentieri a piedi e con lo zaino in spalla?
Il secondo gruppo di motociclisti, che hanno avuto la sensibilità di fermarsi, hanno chiesto scusa, facendo presente che... avevano sbagliato
" percorso"... non hanno capito che non possono entrare nel parco con le moto!
Sono ripartiti, ma li ho incrociati poco dopo che erano seduti sul prato, con le moto spente, ma parcheggiate sul sentiero...vedere la foto...
Mi hanno fatto presente che hanno usato questa forma di galanteria per farci camminare...meglio..., non si sono resi conto che abbiamo rischiato la nostra pelle affacciandoci sulla valle!

Luciano Pellegrini

Le foto sul link:
https://picasaweb.google.com/110720412816253523394/SantOnofrio

 
 
 
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Un blog di: emergenzambiente
Data di creazione: 05/04/2008
 

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FUORI IL PETROLIO DALL'ABRUZZO

PETROLIO CHI DECIDE COSA

Lo schema delle autorità competenti può essere riassunto così: -La Direzione Generale dell’Energia e delle Risorse Minerarie è la massima autorità nel campo energetico nazionale nell’attribuire i titoli minerari. Nel suo ambito opera l’Ufficio Nazionale per gli Idrocarburi e Geotermia (UNMIG), con tre uffici periferici a Roma, Bologna e Napoli, al quale è demandato il compito del rilascio dei permessi, delle concessioni e il controllo delle attività produttive. -Il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia è il principale organo consultivo del Ministero dell’Industria in materia. E’ nominato per decreto dal Ministro dell’Industria e dura in carica per tre anni. Il Comitato esprime un parere, peraltro non vincolante, sull’assegnazione dei titoli minerari richiesti in concorrenza, e valuta le varie situazioni su cui è chiamato a pronunciarsi, quali la variazione dei programmi di lavoro, l’unificazione degli stessi fra titoli adiacenti interessati alla stessa tematica, l’assegnazione di concessioni di coltivazione alla società o gruppo che ha scoperto il giacimento ecc. Le riunioni del comitato avvengono a intervalli trimestrali. -Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione Generale della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) è l’istituto preposto a fornire la valutazione dell’impatto ambientale di ogni singolo progetto industriale e quindi anche di quello relativo al settore degli idrocarburi. Si avvale anche del parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, competenti territorialmente. Alcune competenze specifiche sono demandate direttamente alle Regioni interessate e attraverso deleghe, a Provincia e Comuni.
 

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A ME GLI OCCHI

Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx

 
 

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