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Rocca San Giovanni 9.000 mc di cemento vista mare l'ennesima bellezza da distruggere?


Da il Giornale La Frentania: http://www.ilgiornaledellafrentania.it “Come un regalo sotto l’albero portato nottetempo da babbo natale, l’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni, nell’ultima seduta del consiglio comunale, ha presentato un voluminoso faldone sul completamento degli impianti sportivi in località foce già completati da tempo e mai entrati in funzione. Un’amministrazione diversa o un’amministrazione normale avrebbe attivato una commissione per discutere e sviscerare tutti i dubbi, legittimi, che questo intervento comporta, una così cospicua urbanizzazione di 9.000 mc con 60 miniappartamenti stravolge il senso finora conosciuto dell’unica nostra spiaggia libera, la foce”. È il racconto fatto dal Pd di Rocca che denuncia l’operazione messa in atto dalla maggioranza con la quale, di fatto, di minaccia una delle località marine più belle della Costa dei Trabocchi. “La fretta è foriera di cattivi presagi tant’è che la nostra amministrazione non ha avuto tempo, o non si è voluta confrontare, il dubbio è più che legittimo, neanche con i numerosi iscritti della locale sezione UDC, visto lo scottante argomento. L’iter come già segnalato dalla minoranza presenta notevoli dubbi ma saranno gli organi competenti ad analizzarne le regolarità ma la cosa che ci ha colpito e che fa apparire la nostra amministrazione assolutamente inadeguata a guidare il nostro Comune è questo. Vengono presentati tre emendamenti dalla minoranza: il primo richiede un ridimensionamento dell’intervento poiché delle palazzine a due piani e mezzo sono altamente impattanti;emendamento respinto dalla maggioranza. Il secondo richiede l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’uso di materiali ecologici per la costruzione delle palazzine. Non siamo un comune bandiera blu e ci fregiamo di essere comune riciclone e comune ambientalista?? L’emendamento, inspiegabilmente, viene respinto e vota con a favore il solo assessore all’ecologia il vicesindaco De Palma Camillo che evidentemente ha capito ciò di cui si stava parlando. Il terzo emendamento chiarisce tutti i dubbi e chiarisce ancora di più il livello della nostra amministrazione comunale. Nel terzo emendamento la minoranza chiede un canone annuo, di 10.000 €, visto che le opere che il comune ottiene, un piazza ed un pennello a mare, sono effettivamente inferiori al valore del terreno che il comune cede. Il terzo emendamento viene respinto in blocco e il consigliere di minoranza passato alla maggioranza, Michele Alfino, motiva il suo voto contrario con: “altrimenti il privato non ha nessun interesse ad investire in quella zona”, come se l’interesse del pubblico sia favorire il privato, siamo alla FOLLIA PURA. In conclusione, secondo la nostra amministrazione, il pubblico, lo Stato, realizza opere con i soldi della comunità e poi cede le realizzazioni ai privati che guadagnano ampiamente su queste opere. Siamo alla resa totale dello Stato che è incapace di organizzare e rendere utili le opere che realizza. Però sugli interessi dei privati, e sulle autorizzazioni facili, vedi il caso Pescara, si addensano nubi fosche, non vorremmo che questa estate anche sulla nostra spiaggia le nubi della regolarità compromettano la stagione, anche quella amministrativa, pertanto, invitiamo l’amministrazione ad un confronto pubblico con la cittadinanza sul tema caro a tutti, LA FOCE.