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Noi e la bellezza, divisi per sempre?


Italia Nostra Anche il Promontorio delle Ginestre o del Trionfo della Morte di Gabriele D'Annunzio non ha pace e diventa oggetto di un diluvio di cemento con pali e palafitte per creare un inutile terrazzo che ha solo lo scopo di delapidare  trecentomila euro e danneggiare irrimediabilmente un ambiente naturale legato all’arte e alla cultura . Il Comune di San Vito Chietino sta realizzando con tutte le autorizzazioni delle autorità in indirizzo un’opera che sarà di alterazione irrimediabile al paesaggio e che è da ritenersi un inutile intervento come dichiarato da molti abitanti della zona che ci hanno segnalato questo sconcio . Occorre precisare che il progetto e la richiesta  di finanziamento risale alla passata amministrazione comunale di centro sinistra Giannantonio-Basterebbe e l’attuale amministrazione  di centro destra  non ha perso tempo per realizzare questa opera che sta sollevando un coro di proteste e di indignazione .Ci si chiede : la Soprintendenza BAAS, il suo presidio di zona , la Direzione Territorio Urbanistica Beni Ambientali della regione Abruzzo, la Soprintendenza per i Beni Ambientali Artistici Architettonici per l’Abruzzo dell’Aquila e alla Direzione LL.PP,  perché non fanno un sopralluogo e si rendono conto del pericolo che incombe sul Promontorio del Trionfo della Morte ?Noi di Italia Nostra segnaliamo lo sconcio ma con scarsa speranza dal momento che simili opere hanno il beneplacito dalle autorità preposte alla tutela.Copia della presente viene inviata anche al presidente della Giunta Regionale dott. Chiodi perché marchi quotidianamente gli uffici competenti deputati al rilascio di queste autorizzazioni cementizie in zone a tutela paesaggistica e a dissesto idrogeologico come il Promontorio Dannunziano in questione .                         Il Presidente della sezione di Italia Nostra                                                                 sez. di Lanciano                                                                                              arch. Pierluigi Vinciguerra