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Emergenza Ambiente Abruzzo è una rete di associazioni comitati e singoli cittadini, che si occupano e difendono l'ambiente, già 60 associazioni hanno aderito, e se riusciamo a costruire una rete di mutuo soccorso, sarebbe straordinario, non trovate.. cliccando quì (cliccate free user e poi aspettate i secondi sino a quando vi appare il bottone download) trovate il doc. di denunce e proposte che ci tiene insieme
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Gandhi
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INCENERITORI
HERMANN DALY
Hermann Daly, uno dei fondatori dell' economia ecologica fornisce la seguente ricetta per una economia sostenibile (notare bene che parla di "economia" e non "sviluppo")
1-Sfruttare le risorse rinnovabili ad un ritmo che non superi la capacità di rigenerazione dell' ecosistema.
2-Limitare l'uso di tutte le risorse, in modo da produrre un livello di rifiuti che possano essere assorbiti dall'ecosistema
3-Sfruttare le risorse non rinnovabili ad un ritmo che, per quanto possibile, non superi il ritmo di introduzione di sostituti rinnovabili
NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA
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La Regione Abruzzo difenda la legge antigasdotto
L'impugnazione della legge regionale antigasdotto (n. 28 del 19/06/2012) da parte del Governo nazionale non ci coglie di sorpresa.
Già in passato la disciplina regionale in materia di idrocarburi è stata impugnata più volte davanti alla Corte Costituzionale. A ciò si aggiunge, in questo caso, la forte determinazione del Governo nazionale di dare il via libera al devastante progetto della Snam, nonostante che tutte le istituzioni democratiche, dal Comune fino alla Camera dei Deputati, si siano pronunciate contro.
La Regione è pienamente legittimata a legiferare in questo campo in quanto l'energia e il governo del territorio non sono di competenza esclusiva dello Stato ma, al contrario - come stabilisce l'art. 117 della Costituzione italiana - sono materie per le quali è prevista la competenza legislativa concorrente delle Regioni e dello Stato.
Nel caso specifico la Regione Abruzzo non ha fissato un divieto assoluto, ma si è limitata a stabilire l'incompatibilità tra grandi oleodotti e gasdotti, con annesse centrali di compressione, ed aree altamente sismiche. La possibilità, per la Regione, di negare l'intesa con lo Stato è del resto chiaramente contemplata dalla normativa statale di riferimento, ovvero la Legge n. 327 del 2001 il cui art. 52 quinquies, comma 6, sancisce che, in casa di mancata definizione dell'intesa Stato-Regione si provvede, entro i successivi 6 mesi, attraverso un apposito tavolo tecnico "ad una nuova valutazione dell'opera e dell'eventuale alternativa formulata dalla Regione dissenziente".
L'opposizione della Regione, quindi, non solo è prevista dalla legislazione nazionale, ma ha un peso molto importante, come dimostra la vicenda del deposito di gas sotterraneo di Rivara, in Emilia-Romagna. In aprile (cioè prima che si verificasse il terremoto) il Governo regionale aveva negato ufficialmente l'intesa con lo Stato proprio in ragione del rischio sismico e richiamandosi al principio di precauzione, per la tutela della pubblica incolumità. Dopo il sisma il Ministero dello Sviluppo Economico ha bocciato il progetto della ERG con la seguente motivazione : " L'intesa negativa della Regione Emilia-Romagna costituisce motivo ostativo all'accoglimento dell'istanza".
Ci domandiamo, a questo punto, perché i diritti delle popolazioni abruzzesi e dell'intero Appennino - peraltro già tragicamente colpite dai terremoti del 2009 e del 1997 - non debbano avere la stessa considerazione e il perché di tanto accanimento da parte del Governo nazionale nel sostenere a tutti i costi, anche con procedure illegittime, l'eco-mostro della Snam. Tanto più che esiste una ragionevole e fattibile alternativa : quella del passaggio in mare.
Riteniamo che il primo e doveroso passo da compiere, da parte della Regione Abruzzo, sia quello di adottare gli atti di competenza per la costituzione e la difesa della Regione nel giudizio instaurato dal Governo nazionale davanti alla Corte Costituzionale. In ogni caso, fino al pronunciamento della Corte, che ci auguriamo confermi la legge, la normativa regionale è pienamente in vigore; per cui il Governo della Regione Abruzzo è tenuto ad applicarla.
Il Governatore Chiodi dimostri serietà e coerenza con le decisioni assunte dal Consiglio Regionale. Senza perdere ulteriore tempo, egli ha un preciso dovere da compiere : quello di negare l'intesa della Regione, così come stabilito non solo dalla legge n. 28 del 19/06/2012, ma anche da ben due risoluzioni consiliari approvate alla unanimità.[Sulmona, 6.8.2012 - Comitato Sulmona]
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PETROLIO CHI DECIDE COSA
A ME GLI OCCHI
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
1 - La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare.
3 - La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4 - La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato.
5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente.
6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori" (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...
9 - Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta
10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky
Fonte: www.visionesalternativas.com.mx