Emiliano Gambardella

I PARADISI DEL SOLE


Ora che anche i sassi mi parlano di te, e i gatti neri mi accolgono in strada come loro fratello io che non credo in dio, oggi sono creatura del demonio. Libero e ebbro d'amore divoro famelico carne non tua (…) punizione divina dei miei peccati. Giungerà il tempo delle vendette in cui saremo di nuovo vittima e carnefice. Vivremo forse mille anni prima di incontrarci di nuovo nei paradisi del sole. Dove tu che aspetti armata di coltello mi farai pagare un graffio alla tua pelle scura squartandomi il cuore, ma non sarò io a morire. Vedrò, per mia maledizione, ancora il terrore nei tuoi occhi belli, e quando tu che non sei mio possesso, ma mia possessione, verrai con le tue piccole gambe saprò essere avvoltoio nel cibarmi delle tue interiora oggi che ho una nuova pelle e ricordo il tuo nome Claudia.