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Pc e tablet ci "inchiodano" al lavoro l'80% degli utenti non stacca mai


Secondo una ricerca, un'altissima percentuale di lavoratori continua a occuparsi di questioni professionali anche fuori dall'orario di ufficio. La tecnologia personale rende più complicato separare i tempi del quotidiano, il 38% invia email anche mentre mangia. E qualcuno ha problemi con il partner...TABLET, PC E SMARTPHONE di ultima generazione rappresentano un enorme passo in avanti dal punto di vista tecnologico. Rendono infinitamente più semplici le attività professionali e la gestione del quotidiano, dalla sveglia alla notte. Ma secondo uno studio,  per tante persone questo significa rimanere di fatto 'incatenate' per molte ore in più alla propria attività, rendendo praticamente inesistente il confine tra lavoro e tempo libero.Senza alternativa. Secondo la ricerca condotta dall'azienda Good Technology, l'80% dei lavoratori continua infatti a produrre anche dopo essere uscito dall'ufficio, per esempio inviando e leggendo email. La metà di loro lo fanno perchè sentono di "non avere scelta". Una risposta non neutra, che indica come il mondo digitale e quello reale appaiano ormai intrecciati in maniera indistricabile, e di come il secondo, che non dorme apparentemente mai, stia dominando il primo.Numeri importanti. Dalle persone intervistate emergono cifre interessanti, che dipingono una presenza tecnologica importante nelle vite quotidiane, quando non soverchiante. Il 50% dice di controllare la propria casella di posta elettronica in qualunque momento, anche a letto, mentre il 38% legge e scrive email anche mentre è a tavola. Insomma una vera e propria schiavitù. Tanto che la media di lavoro extra è di circa 7 ore in più a settimana - praticamente quasi una giornata lavorativa - che si traduce in poco meno di 30 ore al mese, o 365 ore all'anno. Per il 25% degli intervistati non riuscire a staccarsi da tablet e smartphone ha creato anche diversi problemi con il partner, mentre la maggioranza degli innamorati non si cura più di tanto del lavoro extra, in gran parte perchè si tratta di un'abitudine condivisa dalla coppia.