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Freelance, il lavoro si trova all'asta (online). Guida ai portali dove candidarsi o trovare professionisti


L'azienda che vuole ripensare il proprio logo pubblica un annuncio con le proprie esigenze e il budget a disposizione. Passano pochi minuti e da tutto il mondo arrivano proposte dettagliate di professionisti, che specificano contenuti, costi e tempistiche di realizzazione. La palla quindi torna all'azienda, che potrà scegliere il professionista più adatto, anche in base a quanto raccontano di lui gli altri iscritti alla community, e commissionargli il lavoro, che verrà saldato a missione compiuta. E' un esempio di quanto avviene suFreelancer.com, piattaforma di outsourcing e crowdsourcing dedicata all'incontro tra domanda e offerta di lavoro indipendente.Al passo con il mondo che cambia Il portale punta a crescere di pari passo con la tendenza delle aziende a esternalizzare quote crescenti del loro lavoro, con l'obiettivo di trasformare i costi fissi in variabili, strettamente legati alle esigenze del momento e all'andamento congiunturale. L'ideatore dell'iniziativa (che per Deloitte vale non meno di 250 milioni di dollari) è Matt Barrie, giovane imprenditore australiano con una laurea a Stanford, che nel 2004 è partito con il portale GetAFreelancer.com e poi è passato al nuovo nome dopo aver aggregato altre realtà simili esistenti in Rete: l'ultima acquisizione, risalente a pochi giorni fa, ha riguardato vWorker, specializzato nella domanda e offerta di lavoro in campo It. Le sue intenzioni gli sono valse nel 2011 il premio Ernst & Young Technology Entrepreneur of the Year 2011. Oggi il network opera in 240 Paesi e dalla sua creazione conta 2,7 milioni di progetti esternalizzati a livello mondiale, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 650 milioni di dollari.ARTICOLI CORRELATIAutonomi: un esercito in crescitaPro e contro del servizio Il successo dell'iniziativa (gli utenti a livello mondiale hanno raggiunto quota 6,6 milioni, mentre in Italia si è partiti con 21mila iscritti, di cui 4.500 aziende, e 17mila progetti inseriti per un valore di 1,23 milioni di dollari) è legato al suo stretto legame con il mondo emergente dei social media e della capacità di identificare per categorie precise le esigenze di lavoro e le competenze professionali degli utenti (le principali sono Websites, IT & Software, Mobile Phones & Computing e Writing & Content). Di contro, qualche osservatore indipendente fa notare il rischio di scadimento del lavoro intellettuale, con i professionisti costretti a prestare estrema attenzione al modo di comunicare e a ingaggiare una guerra dei prezzi pur di accaparrarsi mandati, a fronte di una concorrenza che abbraccia tutto il mondo.Gli utenti che da più tempo utilizzano il servizio indicano sui forum le ricette migliori per farsi notare dalle aziende: meglio un profilo molto approfondito su quello che si sa fare meglio, piuttosto che un elenco generico e troppo lungo delle proprie competenze. Inoltre, è preferibile applicare lo stesso tariffario proposto ai clienti "offline" per evitare spiacevoli confronti da parte di questi ultimi, che rischierebbero di compromettere relazioni consolidate nel tempo. Infine, prudenza nei preventivi: meglio rinunciare a prender parte a una gara piuttosto che proporre tempistiche servizi che non si è in grado di onorare.Le altre risorse in Rete Freelancer è tra le iniziative più riuscite tra le piattaforme di lavoro indipendente, ma non l'unica. Lo stesso spirito anima oDesk (diminutivo di online Desk, cioè sportello virtuale), anch'essa focalizzata soprattutto sui piccoli lavori e con una prevalenza di annunci in campo informatico. In Italia si è messa in luce Starbytes, iniziativa realizzata dalla società It Reply e rivolta in Italia a neolaureati in discipline informatiche e telecomunicazioni, creativi, professionisti del settore ed esperti di tecnologie digitali. Rispetto ad altri marketplace, Starbytes recluta per sé, si rivolge a giovani che lavorano in Italia e valutando la qualità dell'offerta, non solo la convenienza. Zooppa è invece una piattaforma per spot pubblicitari che incentiva il talento creativo dei giovani: le aziende lanciano le proprie campagne sul sito ed è la community degli utenti registrati a decretare i vincitori di ogni gara mediante una votazione. Diverso è l'approccio di servizi come Preventivando.it eHabitissimo.it che puntano direttamente sull'incrocio di domanda e offerta tra privati, senza filtri, e comprendendo anche i lavori artigianali.