Segreti e Bugie

MARSILI


 Ricordo una mia immagine in uno specchio di una palestra di una città in cui vivevo anni fa col mio (ex?) compagno prima dei nostri innumerevoli traslochi, ancora ben lontani dal pensiero di un figlio.In verità non ci abbiamo mai pensato, il pensiero è esploso col test di gravidanza.Era un sabato mattina, mantenermi in forma era un'attività complementare anche al mantenimento della mia solitudine.Ero in forma, piena di energia, mi sentivo felice.Ma all'improvviso, seduta sull'attrezzo per i pettorali, mi ha lancinato una sensazione di malinconia, di quelle che ti agganciano lo stomaco ma non le riesci ad associare a chi o cosa.Mi mancava mia figlia, da morire.L'ho riconosciuta in quell'immagine e da quel momento ho capito che stavo assaporando il piacere dell'equilibrio.Mi sono alzata e me ne sono andata, mia figlia era venuta a trovarmi e mi era entrata nella testa per qualche secondo, per uscire un anno e mezzo dopo da un corpo in forma fisica perfetta.