life of a waster

rimembranze...


Arte, musica e fisica a confronto: tonalità e a-tonalità La terminologia che riguarda le arti spesso ritorna con significati simili o intrecciati fra loro; sfogliando libri di pittura e scultura, ascoltando musica e vedendo particolari scene di qualche film mi tornava in mente sempre la stessa antitesi: tonalità ed atonalità. Per quel che riguarda la pittura, il termine “tonalità” intende le diverse sfumature dello stesso colore, per la musica è la scala (maggiore o minore) che gravita o tende intorno a una nota detta tonica. Invece l’atonalità musicale (ovvero la dissonanza), in un’arte figurativa equivale alla disarmonia, per esempio due colori che accostati danno una sensazione di disturbo alla vista. Inoltre i suoni possono produrre sensazioni “colorate”... Un esempio è legato al mondo del cinema: nel film a cartoni animati “Fantasia” di Walt Disney viene rappresentata la colonna sonora, bianca su sfondo blu inizialmente; i disegnatori sono riusciti ad abbinare colori caldi (dal giallo al bordeaux) a suoni “rotondi” come quelli prodotti dagli ottoni (trombone e tuba escludendo la tromba) fino allo stridere delle note alte degli archi (violino) legati all’azzurro e al blu, che sono colori freddi. Tutto questo è in realtà errato rispetto alla percezione di ciò che ci circonda non solo nel mondo, ma nell’intero universo; la luce che percepiamo non è altro che una serie di onde: più la lunghezza d’onda aumenta più la fonte da cui le onde vengono emanate è lontana e ci appaiono di un colore rosso che equivale ad una temperatura relativamente bassa; mentre se le onde elettromagnetiche sono più veloci (minore lunghezza d’onda) il colore tenderà al blu e la temperatura sarà più elevata.  Musica, arte, fisica...questi diversi tipi di studi sono legati fra loro dall’antitesi fra tonalità ed atonalità ed io ho cercato di riunirli provando a descriverne i punti in comune e le differenze.