life of a waster

Post N° 845


Ti scrivo mentre sei a lavoro, così avrai modo di leggere questa mail prima di rientrare a casa stasera; e magari potremo parlare anche in relazione a entrambe le lettere... la tua e la mia. Non ho mai avuto alcuna intenzione di gettare via alcuna tua lettera, o di non leggerla. Se fino ad adesso non mi sono ancora mai fatta viva in alcun modo è stato solo per darci del tempo... a me e a te... per riprenderci un po'. Sono passati quasi 20 giorni... e non credere che per me sia stato semplice fare quel che ho fatto. Non sono decisioni che si prendono in una notte... soprattutto dopo quasi 3 anni. Ho pensato spesso alla possibilità di chiamarti in tutto questo tempo, per sapere come stessi, ecc... ma credevo che per la prima volta da parte tua mi sarei sentita dire "vaffanculo, ecco come sto..."... e ne avresti avute certo tutte le tue ragioni. Ti confesso che quando pochi giorni fa ho visto che mi avevi scritto... mi sono sentita tremare... non sapendo cosa aspettarmi. E' vero, non ti ho lasciato parlare quel giorno, non perché volessi parlare solo io, ma perché avevo paura che se ti avessi ascoltato... non ne sarei mai uscita.Non avrei trovato il coraggio... e la forza. La causa del mio star male non sei stato tu, o almeno non direttamente. Per tutta la vita ho sempre cercato di rendere felici le persone che avevo intorno, la mia famiglia, i miei amici... tutti... pensando che la loro felicità sarebbe stata la mia... all'inizio è stato così... ma poi?mi sono resa conto che dei sogni che avevo fin da bambina non ne ho realizzato neache uno. Sognavo le montagne per me... ed ho scelto l'arte per la mia famiglia... sognavo un gruppo di amici per me... ed ho scelto la famiglia per la famiglia... Ho sognato determinati viaggi per me... ed ho rinunciato per la persona con cui stavo... tutto questo perché ragionavo pensando solo "come la vedono loro? se vogliono così allora DEVE per forza essere che sia giusto"... ma quando il giusto viene a scontrarsi con la tua infelicità... tu che hai sempre scelto per il loro bene e non per il tuo... come ti sentiresti? come ti sentiresti se quello che tu chiedi agli altri è sempre tanto poco rispetto a quello che senti di dare... e che non ti viene mai confermato... te lo ripeto... e spero che tu mi creda. Prendere la decisione che ho preso non è stato affatto semplice... mi parli di assaporare libertà... ma quanta credi che io ne abbia ora come ora? questa è la prima mattina che ho per me da settimane ormai. Lavoro fissa a negozio tutti i giorni, se riesco faccio orario continuato... e nel frattempo ho anche dei doveri a casa verso la mia famiglia. Non basta mai la libertà che uno cerca di prendersi sai... credimi, non basta mai. 3 anni sono tanti... tante sensazioni, tante emozioni, tanti viaggi...abbiamo condiviso tanto. Vero? Purtroppo con il tempo mi sono resa conto che nonostante sapessi quanto tenevi a me... era più forte la paura di perdermi che la sicurezza di avermi. Mi sono resa conto che alcune cose... insieme non avremmo mai potuto viverle come speravo io... come sognavo io...  Quando dentro di me ho capito che decisione avrei dovuto prendere mi sono sentita una vigliacca... una egoista... Avevo deciso che sarei venuta su quel fine settimana... che saremmo stati insieme, e che partendo... ti avrei lasciato una lettera sul cuscino... con che faccia sarei salita su quel treno ripartendo... lasciandoti a salutarmi con un bacio dal finestrino come al solito... ignaro di tutto... sereno che la volta dopo mi avresti rivista... e invece... No, perdonami, non avrei potuto farlo. Quando mi è arrivata la tua lettera ero al telefono con Francesca. L'ho letta con lei, spero non ti dispiaccia, ma da sola non ce l'avrei fatta. Ho pianto... e per la prima volta a qualcuno importava delle mie lacrime. Non rinnego un solo minuto vissuto insieme, non rinnego nulla di quel che abbiamo provato. Con te ho scoperto tante cose... anche di me. Non puoi cancellare dalla tua vita una persona che hai amato... così... come se niente fosse. Ti dissi una cosa i primi tempi che ci sentivamo:una volta che una persona è entrata nella mia vita e nel mio cuore non ne esce. Quel che è stato e quel che ha fatto per me sono cose che rimangono impresse nella mente e nel cuore. Ed è giusto che sia così. Piango sai... perché so di averti fatto del male. So di averti deluso... e so che per rimediare al male che ti ho fatto ci sarà bisogno di tempo... per entrambi... perché prima di fare in modo che tu possa di nuovo fidarti di me... anch'io dovrò imparare a fidarmi di me. Mi chiedo come sarebbe andata se avessimo continuato... Se fossi venuto a vivere giù a Roma... cosa sarebbe successo? che vita avremmo avuto se non fossimo riusciti ad essere sereni e felici insieme? Flash di noi tornano alla mente spesso, ma credo sia inevitabile.Ho anch'io lo stomaco sottosopra... credo sia inevitabile anche questo. Non hai nulla da farti perdonare, credimi. Nulla davvero. Ti voglio bene sai... e una lacrima scende nel dirlo... ma è giusto che scenda. Ricorda questo: quando avrai bisogno di me io ci sarò. Con il tempo il dolore sparirà, ed entrambi torneremo a sorridere. Hai un posto speciale nel mio cuore e lo avrai sempre. Ti voglio bene Cris,  Emma