life of a waster

doloroso ed obbligato salto nel passato


serata un po' più serena di quel che avevo immaginato, o almeno per come si era preannunciata. Sono arrivata alla villa ed ho trovato la palestra ed il grottino tutti addobbati a festa con palloncini colorati, stelle filanti e festono con scritto "buon compleanno!". Fuori c'era foschia, e le stelle non si vedevano... strano, da lì c'è sempre uno spettacolo mozzafiato di costellazioni in primavera ed in estate... Eravamo tutti lì; io, Ado, Stefano, Flavia, Adriana, la zia che mi dà tanti baci da staccarmi una guancia, gli amici della comitiva di Fla' e Adri: Donatella, Antonio, Raffaele, Massi... tutt'a un tratto mi è mancata l'aria e sono dovuta uscire. Mi è sembrato di essere tornata piccola, quando quelle feste "non facevano per me", quando mi vergognavo ad entrare in sala e mi rifugiavo nella cameretta all'ultimo piano a leggere quantità inaudite di Topolino. Ho infilato la giacca e ho preso la porta di corsa. Ho provato a chiamare Luca ma non ha riposto, era a cena. Ad un tratto mi sono voltata e nelle narici mi è entrato il profumo forte delle candele di citronella che illuminavano il percorso per scendere in sala... ancora peggio... quante ne ho accese di quelle candele, quanto mi sono sentita sola giocandoci mentre tutti gli altri si divertivano. Mi è mancata l'aria ancora di più. Sono rientrata, a zia serviva una mano a portare delle cose al buffet; l'aiuto, vado a prendermi un bicchiere (mezzo per la verità) di sangria e vado a sedermi al tavolo con gli altri. E lì il colpo di grazia: mio cugino, sempre lui, il solito... non si smentisce mai. Inizia a prendermi in giro come sempre... come sempre fino a qualche mese fa in cui credevo che avesse deciso di lasciarmi in pace. Che botta... credevo di aver superato la fase "offesa" da parte sua, e invece mi rendo conto di non esserci ancora riuscita. Forse perché pensavo che fosse cambiato, almeno in parte... ed iniziavo a credere di aver capito cosa potermi aspettare da lui. Ed invece come al solito... battute su me e Luca, battute sul mio aspetto fisico... sono i miei unici 2 punti deboli... e lui lo sa più che bene. Mi è sembrato di tornare piccola, quando andavo a piangere da sola in cameretta perché non volevo che nessuno mi vedesse. Quel che mi fa rabbia è che nonostante tutto gli voglio ancora bene, tanto bene, e quel che dice non può non toccarmi... non può non farmi male. Ci sono stati anche dei bei momenti nella serata, ma per la maggior parte è stato un salto nel passato... mi ha giocato un brutto scherzo andare a quella festa ieri sera. Mi sono ripromessa di non andare più ad altre cose simili, a meno che con me non ci sia qualcuno che mi dia la forza per sorreggere certe situazioni. Odio stare male per certe cose. Odio dovermi sfogare qui e non poter dire a nessuno della mia famiglia quello che provo in certe situazioni in casa.