life of a waster

Post N° 937


[...] Quando nel 1961 Attilio Nardecchia morì, esisteva già da qualche anno il negozio di stampe in Piazza Navona che il figlio Plinio aveva aperto nel 1955.Dotato di naturale disposizione artistica, dopo essersi affiancato per un certo tempo al padre nell'antiquariato librario, Plinio prese ad occuparsi esclusivamente di stampe, raggiungendo presto un alto livello di competenza. Il suo negozio, come già quello del padre, divenne notissimo luogo di ritrovo di studiosi e dotti clienti. Non era raro incontrarvi Giovanni Malagodi, Vittorio Gassman, Livio Borghese o i collaboratori di Sandro Pertini incaricati di acquistare per il Presidente qualche preziosa incisione da donare a capi di stato stranieri.Indira Gandhi, ogni volta che capitava a Roma, non tralasciava di acquistare da lui qualche mappa antica per la sua raccolta di carte geografiche dell'India. Maria Catelli, direttrice del Gabinetto delle Stampe (oggi Istituto Nazionale per la Grafica), lo volle nominare Ispettore onorario.Plinio amava appassionatamente Roma e in particolare Piazza Navona, tanto che negli anni aveva formato una collezione privata di stampe riproducenti la sua diletta piazza; per questo profondo legame con la città il Gruppo dei Romanisti desiderò annoverarlo fra i suoi membri. Si spense nel 1999 quando già da vari anni aveva associato nell'attività i figli Annalisa e Attilio.Siamo dunque alla storia di oggi. E' nota a tutti la solida competenza di Attilio Nardecchia, specie nel campo della cartografia in cui si è specializzato durante i suoi assidui viaggi. Egli non si stanca mai di ricercare mappe e stampe rare, avvalendosi anche, da non molto, della collaborazione del giovane figlio Andrea.............................................................................................................e io?? sono trasparente?