M O O N

PPF...


 
 frugo senza sosta nel passato che ho in tascafrugo tra quel tempo che fu la mia burrascaun freddo vento che mi sferza e non scordoe più stretta mi avvolgo dentro a questo mio ricordopasseggiando lungo il viale alberato del presenteguardo in basso gialle foglie e negli occhi la gentesguardi schivi spesso assenti tra pensieri silentinella vita poi ognuno si ritrova tra i suoi ventitra le mani tengo un filo e lo stringo molto forteè un istinto, è un impulso quasi fosse la mia sorteseguo il filo con lo sguardo e mi porta dentro al cielo e volteggia l'aquilone squarciando il tempo come un velo è distante, indistinto i contorni non catturoma son certa, tra le pieghe porta scritto il mio futuro