SEMPLICEMENTE MIOSapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. |
VISTO CON GLI OCCHI DI UN UOMO
CHE UOMINI
CHE DIRE DI LUI LO ADORO
HA CARISMA ANCHE CON UN POLLO IN BOCCA
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QUANDO SI PARLA DI COMPLIMENTI SI PENSA SEMPRE ALL'ARTE DI SEDURRE QUINDI ALL'UOMO E ALLA DONNA COME COPPIA ........
PROVO A DEFINIRLO : Il complimento è in genere una frase gentile, che esprime ammirazione per un aspetto del fisico o della personalità di chi vi sta di fronte. Ma ci sono anche i complimenti indiretti: sono quelli che un uomo/donna fa a se stesso/a, per essere stato/a tanto in gamba, intelligente o fortunato/a e poi ci sono i complimenti fatti da una donna/uomo ad un'altra/o donna/uomo
Ecco io vorrei parlare proprio di questi ultimi ...... qualche giorno fa mi sono imbattuta in un blog di fotografie e la mia attenzione è stata catturata da una meravigliosa fotografia di una donna ......senza sapere chi fosse le ho fatto dei complimenti veramente sentiti ...... fin qui ( almeno per me non ci ho visto nulla di anormale) la cosa che mi ha stupita è che la SIGNORA è rimasta sorpresa di questo .... io non sono stata gentile sono stata sincera Fare complimenti non è difficile: occorre solo il genuino desiderio di gratificare l'altra persona.
E' così difficile fare complimenti ad una persona dello stesso sesso? Li avete mai fatti sinceri e genuini?
PS: il tempo è poco ma quel poco che mi rimane ve lo dedico
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TI HO AMATO
Un giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi per capire la logica che motiva le madri,
gli dirò:
Ti ho amato abbastanza, da chiederti dove
andavi, con chi e a che ora saresti tornato a casa.
Ti ho amato abbastanza, da insistere perché risparmiassi il denaro per comperarti una bicicletta anche se noi, tuoi genitori, avremmo potuto comperartene una.
Ti ho amato abbastanza, da tacere e lasciarti scoprire che il tuo nuovo e migliore amico
era un matto.
Ti ho amato abbastanza da darti fastidio e starti addosso, per due ore, mentre mettevi in ordine la tua stanza, un lavoro che avrebbe preso a me solo 15 minuti.
Ti ho amato abbastanza da lasciarti intravedere nei miei occhi, la mia collera, delusione e lacrime.
Anche i figli devono capire che non siamo perfette.
Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi la responsabilità delle tue azioni, anche se spesso le punizioni mi spezzavano il cuore.
Però, soprattutto, ti ho amato abbastanza da dirti “NO” anche se sapevo che mi avresti odiata
per questo..
Queste sono state le battaglie più difficili per me.
Però sono contenta per averle vinte,
perché alla fine hai vinto anche tu.
E un giorno o l’altro, quando i tuoi figli saranno sufficientemente grandi per capire la logica che motiva i genitori, tu gli dirai:
“Ti ho amato abbastanza da fare tutto quello che ho fatto per te”.
