SEMPLICEMENTE MIOSapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. |
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| « Il seno che fa la differenza | Messaggio #225 » |
Cosa è il divertimento ? questa è la domanda che mi pongo quando vedo giovani zombie che ridono e vomitano per le strade di Roma dopo aver ingerito non so quanto alcol ..... Partiamo dalla classica definizione del vocabolario De Mauro che ho inserito nei miei preferiti : ciò che serve a divertire; passatempo, svago. Quindi "divertimento" identifica un'attività che è diversa dalle solite, che serve ad allontanarsi e distrarsi dalla propria quotidianità.
E fin qui nessun problema, penso che questa definizione sia ineccepibile, MA ALLORA COSA C'è DI COSI DIVERTENTE NEL VOMITARE?
Il divertimento percio' è soggettivo ognuno ha il suo modo ...... Secondo me non è importante QUANTO e il COSA ma COME ci si diverte .....
VOI COME LO FATE ? COSA è PER VOI DIVERTIMENTO ?
PS : quando avrò finito di aggiornare il mio blog .... ne ho di arretrato... passerò da tutti voi nei vostri blog ... aspettatemi:-)
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TI HO AMATO
Un giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi per capire la logica che motiva le madri,
gli dirò:
Ti ho amato abbastanza, da chiederti dove
andavi, con chi e a che ora saresti tornato a casa.
Ti ho amato abbastanza, da insistere perché risparmiassi il denaro per comperarti una bicicletta anche se noi, tuoi genitori, avremmo potuto comperartene una.
Ti ho amato abbastanza, da tacere e lasciarti scoprire che il tuo nuovo e migliore amico
era un matto.
Ti ho amato abbastanza da darti fastidio e starti addosso, per due ore, mentre mettevi in ordine la tua stanza, un lavoro che avrebbe preso a me solo 15 minuti.
Ti ho amato abbastanza da lasciarti intravedere nei miei occhi, la mia collera, delusione e lacrime.
Anche i figli devono capire che non siamo perfette.
Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi la responsabilità delle tue azioni, anche se spesso le punizioni mi spezzavano il cuore.
Però, soprattutto, ti ho amato abbastanza da dirti “NO” anche se sapevo che mi avresti odiata
per questo..
Queste sono state le battaglie più difficili per me.
Però sono contenta per averle vinte,
perché alla fine hai vinto anche tu.
E un giorno o l’altro, quando i tuoi figli saranno sufficientemente grandi per capire la logica che motiva i genitori, tu gli dirai:
“Ti ho amato abbastanza da fare tutto quello che ho fatto per te”.
