SEMPLICEMENTE MIOSapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. |
VISTO CON GLI OCCHI DI UN UOMO
CHE UOMINI
CHE DIRE DI LUI LO ADORO
HA CARISMA ANCHE CON UN POLLO IN BOCCA
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TALLONE DI ACHILLE
QUALCHE SERA FA SONO ANDATA A CENA FUORI IN UN BEL RISTORANTINO
DI SOLITO IL RISTORATORE PER AVERE PIù POSTI A SEDERE QUINDI PIù COPERTI 
......TENDE A RESTRINGERE LO SPAZIO CHE C'è TRA UN TAVOLINO ED UN ALTRO ...... MENTRE SI MANGIA ANCHE SE SI è IN COMPAGNIA SI TENDE A RIMANERE ZITTI , PERCHè CI HANNO INSEGNATO CHE PARLARE CON IL "BOCCONE IN BOCCA" è MALEDUCAZIONE..... PREMESSO QUESTO ARRIVO AL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE :
TRA UNA FORCHETTATA ED UN'ALTRA PUR NON VOLENDO IMPCCIARMI HO SENTITO QUELLO CHE DICEVANO "I MIEI VICINI DI TAVOLINO" CHIAMIAMOLI COSì
UN UOMO DI 35 ANNI RIVOLGENDOSI AD UNA DONNA DI 30 (CONOSCO LA LORO ETà 
NON PERCHè IO ABBIA CHIESTO LORO I DOCUMENTI MA PERCHè LO HANNO RESO NOTO NEL DISCORSO ^_*) LE DICE : " SE DOVESSIMO ANDARE PER LE STRADE DI ROMA A RIMORCHIARE IO UOMO DOVREI "LAVORARE" MOLTO PIù DI TE CHE SEI DONNA.... A QUEL PUNTO MI è VENUTA IN MENTE UNA TRASMISSIONE DI FABIO CANINO Frankenstein IN CUI PERSONE COMUNI GRAZIE AL TRUCCO CINEMATOGRAFICO HANNO LA POSSIBILITà DI VIVERE ALCUNE ORE CON UN IDENTITà TOTALMENTE DIVERSA DALLA PROPRIA
IN UNA DELLE TANTE TRASMISSIONI UN'ATTRICE MOLTO BELLA DI CUI NON RICORDO IL NOME VOLLE TRASFORMARSI IN UNA DONNA BRUTTA ..... LA SUA EDUCATRICE DURANTE GLI INSEGNAMENTI LE DISSE : " MIA CARA RICORDATI CHE SONO LE DONNE BRUTTE CHE SCOPANO DI PIù " ( SCUSATE LA PAROLA VOLGARE )
ORA MI DOMANDO PERCHè PER NOI DONNE PIACENTI O MENO è COSì FACILE RIMORCHIARE ? ALLORA è VERO CHE IL TALLONE DI ACHILLE DI UN UOMO è LA DONNA?
E QUAL'è IL TALLONE DI ACHILLE DI UNA DONNA?
P.S PER GARIBALDINO ORA SAI A COSA STAVO PENSANDO NELLA FOTO ^_*
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TI HO AMATO
Un giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi per capire la logica che motiva le madri,
gli dirò:
Ti ho amato abbastanza, da chiederti dove
andavi, con chi e a che ora saresti tornato a casa.
Ti ho amato abbastanza, da insistere perché risparmiassi il denaro per comperarti una bicicletta anche se noi, tuoi genitori, avremmo potuto comperartene una.
Ti ho amato abbastanza, da tacere e lasciarti scoprire che il tuo nuovo e migliore amico
era un matto.
Ti ho amato abbastanza da darti fastidio e starti addosso, per due ore, mentre mettevi in ordine la tua stanza, un lavoro che avrebbe preso a me solo 15 minuti.
Ti ho amato abbastanza da lasciarti intravedere nei miei occhi, la mia collera, delusione e lacrime.
Anche i figli devono capire che non siamo perfette.
Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi la responsabilità delle tue azioni, anche se spesso le punizioni mi spezzavano il cuore.
Però, soprattutto, ti ho amato abbastanza da dirti “NO” anche se sapevo che mi avresti odiata
per questo..
Queste sono state le battaglie più difficili per me.
Però sono contenta per averle vinte,
perché alla fine hai vinto anche tu.
E un giorno o l’altro, quando i tuoi figli saranno sufficientemente grandi per capire la logica che motiva i genitori, tu gli dirai:
“Ti ho amato abbastanza da fare tutto quello che ho fatto per te”.
