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il pianto: emozione liberatoria

Post n°1 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da solemaya76

Se la via verso la gioia passa attraverso la resa al sè, ossia ai propri sentimenti, il primo passo nel processo terapeutico è sentire ed esprimere la propria tristezza. Le persone hanno più paura della loro tristezza che di ogni altra emozione. Hanno paura che se si lasciano andare e allentano i propri sforzi per tenersi a galla, sprofonderebbero in un pozzo di disperazione senza nessuna speranza di venirne fuori. In realtà se non si consentono di percepire la loro disperazione, passeranno la loro vita a tenersi a galla e non troveranno mai la sicurezza e la gioia . Se si lasciano andare scopriranno che la disperazione deriva dalla situazione infantile e non riguarda la vita dell'adulto.

Il primo passo per realizzare un vero cambiamento è sentire la tristezza per aver perso la gioia del proprio corpo e per farlo ci si deve arrendere al pianto: piangere scioglie la tensione che tiene la tristezza e la sofferenza legati al corpo; piangere per Lowen significa accettare la realtà del presente e del passato, sentire e percepire la propria tristezza e redersi conto di quanto ci si sente feriti e danneggiati. Piangere è un modo per scogliere la tensione e il dolore. "Vivere la nostra vita pienamente da essere umani richiede la capacità di piangere liberamente e profondamente;  nessuna persona potrà recuperare la propria piena potenzialità di esistenza se non riesce a piangere".

La terapia non è finalizzata ad indurre il paziente a piangere ma a recuperare la capacità di piangere liberamente e facilmente. Ma la maggior parte delle persone hanno paura di piangere perchè hanno paura di perder il controllo: in realtà chi ha paura di perdere il controllo non ha nessun controllo perchè è controllato dalla paura....

.....tutte le volte che piango mi sento meglio....però non basta esprimere le emozioni per guarire ma si deve sapere perchè si è pianto e lo si possa esprimere anche a parole. Mente e corpo devono essere integrati in ogni espressione affettiva, affinchè questa rappresenti un'affermazione del sè...

 
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