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La censura in Rete ci è stata servita da AGCom


Ieri 6 luglio è entrata in vigore la delibera dell'AGCom (Autorità delle Garanzie nelle Comunicazione) relativa alla tutela del copyright su internet.L'Agcom ha avocato a sè il potere di oscurare i siti web accusati di facilitare la pirateria, senza passare da un regolare processo, ma solo a fronte di una segnalazione da parte dei detentori di copyright.Questo provvedimento sulla "tutela del copyright online" sarà a tutti gli effetti una forma di censura del web italiano presa in totale autonomia dall'AGCom senza aver proposto la questione al Parlamento, si corre il rischio inoltre che l'inibizione in un secondo momento si allarghi a quelli che sono i contenuti non graditi.Per saperne di più sulla delibera leggi:Da Repubblica.it 6 luglio, muore il Web italianoDa Tomshw.it Censura online in Italia: 10 giorni e sarà fattaDa PuntoInformatico.it: AGCOM, la chiamavano trinitàDa ScambioEtico.org: La censura in Rete sarà servita da AGComVi sono già movimenti ufficiali e accreditati, nazionali ed internazionali, che si stanno mobilitando contro l'approvazione di questa delibera.Quello che ognuno di noi può fare è: informarsi, informare ed agire. Firma e fai firmare i tanti appelli lanciati in internet tra cui: PetizioniOnline " NO ALLA CENSURA DEL WEB "Avaaz " Agcom: Non Censurare Internet "Inoltre metti "Mi Piace" e Condividi le pagine dei movimenti su Facebook e sui Social Network.Invia un e-mail di protesta ai consiglieri Agcom, esprimi il tuo disaccordo chiedendo che il regolamento venga discusso dal Parlamento, puoi copiare direttamente il contenuto che segue:CitazioneVi chiediamo di astenervi dall'adottare la nuova regolamentazione numero 668 2010 che vi darebbe il potere di rimuovere contenuti da siti internet italiani e di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Nessuna decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Vi chiediamo di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra Costituzione.Invia l'mail ai seguenti indirizzi: c.calabro@agcom.it, a.martuscello@agcom.it, s.mannoni@agcom.it, e.savarese@agcom.it, r.napoli@agcom.it, n.dangelo@agcom.it, m.lauria@agcom.it, s.sortino@agcom.it, g.magri@agcom.itInoltre se hai uno spazio in un forum, un blog o un sito, scrivi subito un avviso o un articolo per poter informare tutti i visitatori di ciò che sta accadendo.