PENSIERI SPARSI

Post N° 53


anche il lunedì è andato, tranquillo.piano piano si è fatto martedì, quasi di soppiatto.fuori il sole splende, ma il vento sibila e fa tremare i vetri delle mie finestre...dal forno si sprigiona il profuma della torta che cuoce, semplice, con gocce di cioccolato....puntini dolci, scuri e croccanti, come attimi di felicità che il caso ha sparso nell'impasto delle nostre vite...ho voglia di un tè caldo, al bergamotto, o alla liquirizia.in questa stanza fa freddo, tornerò in cucina;tra poco andrò in banca, mi devo fare quasi un km a piedi....della bici non se ne parla, l'aria che mi taglia il volto non mi va, preferisco fare due passi, assaporando il mio paese, ogni centimetro su cui cammino da quasi un quarto di secolo, ogni albero, ogni casa, così familiare...le auto parcheggiate, le bici appoggiate al muro, la siepe che nasconde il giardino in cui sono entrata mille e mille volte...a volte l'aspetto cambia, ma l'essenza è sempre quella. aumentano le auto, cambiano le facce dei bambini, si ridipinge la facciata di qualche villetta...eppure la vecchia sarta è lì, dietro la tendina, alla finestra della sua cucina...ed io lo so che è lì, ed allora alzo il braccio in segno di saluto, e da dietro la stoffa ecco apparire la sua mano che ricambia il saluto. ed allora sorrido, affondo le mani nelle tasche del giaccone e continuo a camminare....