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Corruzione, Severino contro modifiche a ddl, verso fiducia a Camera

ROMA (Reuters) - Il ministro della Giustizia Paola Severino ha respinto oggi le proposte di modifica alla parte penale del disegno di legge sulla corruzione, in discussione in aula alla Camera, ed è avviata a chiedere la fiducia sul testo di impianto governativo.

Lo hanno riferito stamani fonti parlamentari e una fonte governativa, nonostante i malumori, soprattutto del Pdl, contro un provvedimento che detta norme più severe nel contrasto alla corruzione e stabilisce alcune incompatibilit per l'elezione a cariche pubbliche.

"La Severino ha detto di no a tutti i subemendamenti della maggioranza nella parte penale ed ora la fiducia appare inevitabile, anche se rimangono da definire alcuni dettagli sul testo da mettere al voto", ha detto la fonte governativa.

Il capogruppo del Pdl a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, ha detto questa mattina di non condividere l'ipotesi della fiducia e difende le proposte di modifica del suo partito.

"Il ministro ha però detto di no alle modiche e ora è costretta alla fiducia", ha detto una fonte politica centrista. "La fiducia potrebbe essere posta la prossima settimana".

Tra gli emendamenti bocciati c'è anche quello del Pdl ribattezzato "Salva Ruby" che ridefinisce il reato di corruzione in un modo favorevole alla posizione processuale di Silvio Berlusconi, imputato a Milano proprio di concussione e prostituzione minorile.

Il governo è al centro di critiche crescenti da parte di diversi esponenti della sua maggioranza, sia di centrodestra che di centrosinistra, soprattutto per la sua politica di austerit .

Il ddl anti-corruzione espone poi il governo ad un rischio ulteriore, poiché la giustizia è l'argomento che più divide le due ali della coalizione che sostiene Mario Monti, come emerge anche dalla discussione di questo provvedimento.

Un più efficace contrasto alla corruzione è stato definito dal premier Monti e dalla Severino una priorit dell'esecutivo, anche perché potrebbe ridare smalto all'immagine dell'Italia all'estero e favorire l'afflusso di investimenti stranieri.

La partita parlamentare appare tuttavia aperta per la parte del provvedimento che definisce le incompatibilit per gli incarichi politici elettivi.

Il Pd propone l'ineliggibilit di chi è stato condannato anche solo in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione (come la concussione) o per delitti punibili con pena detentiva superiore a tre anni. Il Pdl dice che bisogna invece attendere una condanna definitiva.

(Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia