Ancora il mare ...

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Sì devo darmi un limite, non posso più permettere alla mia mente di vagare così...E' dura, ma questi pensieri mi stanno rovinando la vita ogni giorno di più. Ok, ok, bisogna affrontare, superare, andare avanti...E' che se manca lo scopo, o uno scopo, anche misero ma che ti possa sembrare tangibile, allora è diverso. Fai fatica. Ti poni domande in continuazione. E non è detto che le risposte che trovi siano quelle giuste, corrette, desiderate...Ormai, di persone che si alzano la mattina, si vestono, vanno al proprio lavoro, con la speranza che non succeda niente, che tutto rimanga nell'immobilismo, più grigio, ne conosco tanta...E conosco anche tanta gente che al contrario entra in ufficio e con aria distratta chiede se abbiamo qualche guaio da mettere a posto, come se quello fosse uno scopo...Va bene, è necessario lavorare, ma perchè del mio lavoro devo vivere. Un lungo periodo della mia vita lavorativa l'ho passato anch'io pensando che il lavoro mi potesse dare soddisfazioni.Ma ormai, dopo venticinque anni di questo lavoro, mi considero un esperto, che comunque ascolta chi può avere avuto un'esperienza diversa e può darti qualcosa che ti manca.Ho scoperto cosa mi è successo ultimamente, cioè da almeno un anno a questa parte.Non sono più felice.Campioni del mondo? Sì, ok, va bene... Milan che stravince? Sì, ok, va bene...Un coniglietto in giro che mi guarda? Sì, ok, va bene...Il gatto nel giardino del lavoro nuovo che quando mi vede mi fa' le fusa? SI' OK!!La correzione di un programma che ha impegnato quattro ore i nuovi colleghi e che ho risolto in 4-minuti-4 ?? ..... e basta!!!...Però...Ecco, non rinuncio a cercare di far felici le persone che ho intorno, che conosco da tempo, o che ho appena incontrato...Un sorriso a un bambino, la porta aperta a una persona anziana aiutandola con le borse, comprensione per gli attuali problemi affettivi del figlio (Marco, ma pensi sempre che io riuscirei a ....)...... e sì, un sorriso, come mi dicono spesso Lisa, Mary, Momo, e Ali, magari poi arriva...Peccato, che poi diventi amaro...