Ancora il mare ...

Notte rosa?...


Venerdì notte. Ora: 01:15. Caldo.. Appiccicoso, per non dire volgarità… Sete… Arsura…Ma l’acqua non è abbastanza per soddisfare il senso…-“Usciamo a bere una birra?”Questa è una delle mie proposte shock, a volte anche improponibili (diciamo molto spesso!), dati ora, luogo e situazioni…La (dolce?) metà mi guarda, come da tempo non fa più, ormai…Probabilmente la sua mente corre a tempi lontani, in cui non sposati ancora, scorazzavamo per la Lombardia intera in cerca del posto chic, o del posto dove il piatto migliore è pane e salame con vino rosso, o una pizza sotto il faro voltiano sopra Como, o un motel dove fare sesso sfrenato (ebbene sì, so fare anche quello!)…-“E dove mi porti a quest’ora?”-“Iniziamo ad uscire, almeno respiriamo aria meno viziata, poi vediamo quello che troviamo aperto…”Ancora il nostro sguardo che si incrocia, poi, la sua domanda che lascia basiti…-“Mi devo cambiare? Cosa mi metto?”E qui, da anni, la mia risposta tra il serio e il faceto è: -“Io metto il tre pezzi, cappello-occhiali-zoccoli…” e qui chiudo una questione irrisolta…Agghindati da plebei della gleba usciamo, imbocchiamo un sottopasso ferroviario e ci dirigiamo verso un locale che si presume sia ancora aperto, dato che è relativamente famoso…Difatti è chiuso, la luce intravista è quella di un portone a fianco, oltretutto ha una telecamera di controllo (e pensate che non abbia fatto di tutto e di più davanti alla telecamera???)…-“Andiamo al parco della Villa Comunale…”-“Ok, ma guarda che sarà tutto chiuso, perché anche se ballano, a mezzanotte devono smettere, e mi sa tanto che anche il bar avrà chiuso..”-“Proviamo!?”Ci incamminiamo, attraversiamo in un altro punto la ferrovia, entriamo nel parco, e ci avviciniamo al “dancing …” Non c’è musica, ma un certo movimento in effetti si vede…C’è una specie di bar all’aperto, o meglio di disco-pub, come vedevo a Riccione in spiaggia alla sera quando andavo a caccia di mio figlio… Ci appropinquiamo, e la nostra meraviglia è data dal fatto che c’è un tubo dell’acqua spesso un centimetro sospeso in aria che spruzza acqua polverizzata…-“Due birre alla spina piccole, per favore…”-“Sei euro!”Ci sediamo ad un tavolo libero, nei gazebo vicini, gruppi di giovani parlano e discutono del più e del meno, io entro nella parte, mi accendo una Gitanes senza filtro (fumo molto, ma molto raramente, ma quando fumo, se non è forte!…) ed inizio a parlottare del fatto che abbiamo trovato aperto, che c’è fresco e che anche la birra è fresca…E’ da tanto tempo che non siamo più da soli in un posticino così, io e mia moglie, e devo dire che la cosa inizia a piacermi nuovamente…Sbircio a destra e a manca la tipologia di persone presenti, e noto che siamo gli unici di una certa età, quelli sopra i quaranta tanto per intenderci…   Ma la cosa non mi pesa, non mi ha mai infastidito l’età delle persone presenti, quanto il livello culturale (ho detto “livello”, non preparazione…)Alla terza sigaretta, abbiamo anche finito la birra, e a questo punto facciamo in modo di rientrare verso casa, prendendo la strada con calma…Penso inoltre che stiamo riflettendo, ognuno per conto nostro, su cosa ci ha fatto trovare ancora così uniti… non trovo un qualcosa in particolare, ma tant’è che ci troviamo ancora a quarantacinque anni a camminare alle due e trenta di una notte afosa di luglio a camminare mano nella mano…Il fato?Il semplice scorrere lento della vita?I ricordi?                    Mah!!..