Sognando te...

Nostalgia della Star of life


Prima è passata un'ambulanza..non so quanti di voi lo sanno ma per quasi 5 anni sono stata volontaria del 118...in parole semplici alcune notti (di solito 1 la settimana) invece di dormirmela nel mio lettino andavo su e giu per la provincia dentro un'ambulanza con su una divisa arancione con le bande argento e la mattina dopo andavo a lavorare o a lezione come se niente fosse. E' stata senza ombra di dubbio l'esperienza più bella e più importante della mia vita..e tante volte mi manca da morire. Ho lasciato circa un anno e mezzo fa perchè facevo a volte anche due lavori assieme e dovevo gestire lezioni esami tirocini...e quando magari a volte non riuscivo ad andare per quasi un mese o cmq per più di una settimana..quando finalmente avevo il tempo per tornare operativa puntualmente non stavo bene. Questa cosa legata al fatto che spesso bisognava correre, arrampicarsi giu dai fossi o fare un massaggio cardiaco 30x5 a 100 compressioni al minuto e io non avevo più fiato per via dell'anemia causata dai flussi emorragici e la debolezza che la celiachia non ancora diagnosticata mi avevano portato. Avevo anche il mio amore un po' gelosino e in associazione tante cose iniziavano ad andare un po' a rotoli (situazioni non carine...ripicche e vendette...elezione di membri del direttivo oche o incompetenti..)..per 5 anni mi ero sentita in famiglia e piano piano la cosa si stava sgretolando. Queste cose tutte insieme mi hanno portato a firmare le dimissioni e riconsegnare la divisa con le lacrime agli occhi. Convinta che una volta guarita sarei tornata a esercitare in una nuova associazione... Ma prima di guarire..sono passati troppi mesi ..e io non so più... mi manca da morire come mi manca da morire lo sport..ma è come se ormai la malattia mi avesse privato di cose che ho paura di non sapere o poter più cmq fare..................l'ambulanza a sirene accese è passata e se n'è andata... mi sono rivista dentro, giubbino allacciato, sciarpa e cuffia con la star of life, guanti medici alle mani, mentre con le ginocchia ammortizzavo le curve brusche e con le mani velocemente preparavo il materiale da portare giu..il mio autista che mi dice "fè siediti appena puoi ti prego!", il mio capo equipaggio che si gira indietro per assicurarsi che stiamo bene, io che spiego all'allievo o al nuovo dell'equipaggio cosa faremo, come di solito ci coordiniamo...il mio meraviglioso equipaggio della domenica notte. L'ambulanza che frena, la radio che fa il suo suono..483 in posto! si apre il portellone e si scende..e per tutto il tempo fino a che non si lascia il pronto soccorso e si torna in sede il fiato è sospeso, si vive per il paziente! Ma poi si riprende la radio in mano.. 483 in rientro dal PS! e mi siedo al solito posto, sguardo fuori dal vetro, la lomellina di notte che corre via. Il mio allievo che si addormenta sulla panca, l'autista e il capoequipaggio che dicono cazzate davanti, un sospiro enorme e chiudo gli occhi anche io per assaporare il momento..il momento di orgoglio e soddisfazione, di aver salvato un'altra vita!Quante cose mi ha portato via l'endo...quante....